Gli Eurolistini chiudono misti, simili all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato gli scambi invariato in area 34.468 punti. In lieve rialzo il Dax di Francoforte (+0,1%), il CAC 40 di Parigi (+0,1%). Chiudono sotto la pari l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%) e il Ftse di Londra (-0,4%).
Oltreoceano il Nasdaq guadagna lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,3% e il Dow Jones cede lo 0,7%.
Gli investitori restano intenti a valutare le prossime mosse della Federal Reserve dopo che gli ultimi dati macroeconomici hanno mostrato come l’attività commerciale statunitense abbia accelerato in un contesto di ripresa dell’inflazione.
L’indice composito dei responsabili degli acquisti S&P Global flash di maggio ha toccato il massimo da aprile 2022, superando le stime. Inoltre, la crescita dell’attività presso i fornitori di servizi questo mese è stata la più rapida in un anno e la produzione manifatturiera è aumentata a un ritmo più rapido sempre secondo S&P Global.
Una domanda così resiliente sta rendendo difficile il raffreddamento dell’inflazione, contribuendo ad alimentare l’aspettativa che la Federal Reserve manterrà i tassi di interesse più alti per un periodo più lungo.
Il sentiment beneficia intanto dei risultati oltre le attese di Nvidia (+10% a Wall Street) che hanno rafforzato l’ottimismo sul boom globale dell’intelligenza artificiale.
Dall’agenda macroeconomica odierna, la fiducia dei consumatori preliminare di maggio dell’Eurozona si è attestata a -14,3 punti, in recupero leggermente meno delle attese (-14,2 punti) dal mese precedente (-14,7).
Nella stessa area e nello stesso mese, il PMI Manifatturiero preliminare si è fissato a 47,4 punti, in aumento oltre le attese (46,1 punti) dai 45,7 punti di aprile. Il PMI Servizi è stabile a 53,3 punti ma inferiore alla stima degli analisti (53,6 punti) e il PMI Composito ha segnato un valore di 52,3 punti, superiore ai 52 punti del consensus e ai 51,7 punti di aprile.
Negli Usa, ad aprile l’indice CFNAI (Chicago Fed National Activity Index), che misura l’andamento dell’attività economica nell’area di Chicago, si è attestato a -0,23 punti, in peggioramento rispetto ai +0,13 punti delle attese e al valore di -0,04 punti registrato a marzo (rivisto da +0,15 punti).
Nella settimana al 18 maggio le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono risultate pari a 215mila, inferiori alle 223mila della settimana precedente (riviste da 222mila unità) e delle 215mila del consensus.
La lettura preliminare dell’indice Pmi Manifatturiero, condotta da S&P Global, si è attestata a 50,9 punti, al di sopra del consensus (49,9 punti) e del dato finale di aprile (50 punti). L’indice relativo ai servizi è stato pari a 54,8 punti, in accelerazione rispetto ai 51,3 punti del mese precedente. Gli analisti si attendevano un valore pari a 51,2 punti. Infine, in progresso anche l’indice composito, attestatosi a 54,4 punti, oltre le stime (51,2 punti) e i 51,3 punti di aprile.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,083, il dollaro/yen a 157,1. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,6%) a 81,4 dollari e il Wti (-0,8%) a 77,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 129 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,87%.
Tornando a Piazza Affari, guida Prysmian (+3,3%), seguita da Finecobank (+1,7%), Moncler (+0,9%), Poste Italiane (+0,7%), mentre arretrano in particolare Snam (-2,8%), Italgas (-2,2%), Terna (-1,8%), Hera (-1,4%).