Le borse europee proseguono poco mossi a metà seduta, mentre i futures di Wall Street scambiano in territorio positivo.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 34.486 punti, in linea al Cac 40 di Parigi (+0,1%) e al Dax di Francoforte (+0,2%). Più cauto il Ftse 100 di Londra (+0,02%) e in flessione l’Ibex35 di Madrid (-0,2%).
I risultati oltre le attese di Nvidia (+6% nell’after-hours) hanno rafforzato l’ottimismo sul boom globale dell’intelligenza artificiale, con ricavi del primo trimestre più che triplicati a 26,04 miliardi di dollari dai 7,19 miliardi di dollari dell’anno precedente e un utile netto aumentato di oltre 7 volte a 14,88 miliardi. La società stima ricavi del secondo trimestre a circa 28 miliardi, superiori ai 26,8 miliardi previsti dagli analisti. Ha inoltre annunciato un frazionamento azionario in un rapporto di 10 a 1 e aumentato il dividendo trimestrale del 150%.
Per contro, pesa sul sentiment quanto emerso dalle minute della Fed dove si legge che “il processo di disinflazione probabilmente richiederà più tempo di quanto si pensasse in precedenza”. I componenti del Comitato di politica monetaria “hanno discusso del mantenimento dell’attuale politica restrittiva per un periodo più lungo qualora l’inflazione non mostrasse segni di movimento sostenibile verso il 2%”. Addirittura, “vari partecipanti hanno menzionato la volontà di inasprire ulteriormente la politica qualora i rischi di inflazione si materializzassero in modo tale da rendere opportuna tale azione”.
Sul fronte macro, in una giornata fitta di appuntamenti, si segnala in particolare che la stima preliminare per il mese di maggio dell’Indice PMI Manifatturiero dell’Eurozona si è attestata a 47,4 punti, in aumento oltre le attese (46,1 punti) dai 45,7 punti di aprile. Il PMI Servizi è stabile a 53,3 punti ma inferiore alla stima degli analisti (53,6 punti) e il PMI Composito ha segnato un valore di 52,3 punti, superiore ai 52 punti del consensus e ai 51,7 punti di aprile.
In Germania, la lettura preliminare di maggio dell’indice PMI manifatturiero si è attestata a 45,4 punti, al di sopra sia della rilevazione finale di aprile (42,5 punti) sia della stima degli analisti (43,5 punti). Il PMI Servizi è salito a 53,9 punti dai 53,2 del mese precedente, oltre i 53,5 punti delle attese e l’indice composito ha riportato un valore preliminare di 52,2 punti, superiore al consensus (51 punti) e ai 50,6 punti di aprile.
Sempre a maggio, nel Regno Unito, il dato preliminare del PMI Manifatturiero si è attestato a 51,3 punti, in miglioramento oltre le attese (49,5 punti) rispetto al dato finale di aprile (49,1 punti). In calo invece il PMI Servizi, pari a 52,9 punti, rispetto ai 55,0 punti di aprile e ai 54,7 punti del consensus, così come il PMI Composito che è sceso a 52,8 punti, rispetto ai 54,1 punti di aprile e ai 54,0 punti delle attese.
Nel pomeriggio focus sulla fiducia dei consumatori preliminare di maggio dell’Eurozona e dagli Usa, sui PMI manifatturiero, servizi e composito preliminari di maggio, le richieste settimanali sussidi disoccupazione e sul Chicago Fed National Activity Index di aprile.
Si ricorda inoltre che da oggi a sabato, a Stresa, si tiene la riunione dei ministri delle Finanze del G7. Tra i presenti, la presidente Bce Christine Lagarde e il membro del board Piero Cipollone.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,085 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 156,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,7%) a 82,5 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 78,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette leggermente a 127 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,81%.
Tornando a Piazza Affari, guida Fineco (+2,3%), seguita da Prysmian (+1,9%), TIM (+1,3%) e Iveco (+1,1%), in coda invece MPS (-1,6%), Snam (-1,2%), Terna e Diasorin (-1,1%).