Seduta dominata dai segni negativi sulle principali borse asiatiche in scia alla chiusura in calo di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,4 e lo 0,5%, giù anche Hong Kong (-1,5%) e il Giappone con Nikkei a -1,2% e Topix a -0,4%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -1,5%, , lo S&P500 a -0,7% e il Nasdaq a -0,4%.
Il sentiment resta appensatito dall’aspettativa che la Federal Reserve manterrà i tassi più alti e per un periodo più a lungo dopo che gli ultimi dati statunitensi hanno confermato una resilienza dell’economia che potrebbe rendere difficile il raffreddamento dell’inflazione.
Aspettativa hawkish rafforzata dagli commenti di una serie di funzionari e “molti” di questi si sono addirittura chiesti se la politica sia sufficientemente restrittiva da riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%, come emerso dalle minute della Fed.
I mercati stimano ora un primo taglio da un quarto di punto da parte della Fed per dicembre, rispetto alla precedente attesa per novembre.
Sempre in tema di politica monetaria, gli investitori valutano se la Bank of Japan aumenterà nuovamente i tassi quest’anno dopo che l’inflazione è scesa per il secondo mese.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,081 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 157,1. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 81,5 dollari al barile e il Wti (flat) a 76,9 dollari.