Partenza in rosso per le principali borse europee con l’attenzione che resta sulla Federal Reserve.
A Milano, il Ftse Mib cede l’1,1% a 34.104 punti, in linea con l’Ibex35 di Madrid (-1,1%), giù anche il Dax di Francoforte (-0,8%), il Ftse 100 di Londra (-0,7%) e al Cac 40 di Parigi (-0,6%).
Gli investitori sono diventati meno sicuri sul percorso dei tagli dei tassi di interesse negli Stati Uniti.
Il presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic giovedì ha ribadito il coro dei funzionari di questa settimana secondo cui la banca centrale deve essere paziente sulla sua prossima mossa poiché c’è ancora una notevole pressione al rialzo sui prezzi. I verbali della riunione di maggio della Fed, pubblicati questa settimana, mostrano che i policy maker si sono coalizzati attorno al desiderio di mantenere i tassi più alti per un periodo più lungo e “molti” si sono chiesti se la politica fosse sufficientemente restrittiva da riportare l’inflazione al livello target.
I trader ora prezzano pienamente il primo taglio completo dei tassi di un quarto di punto da parte della Fed a dicembre, rispetto a novembre del giorno prima.
La crescita dell’attività presso i fornitori di servizi è stata la più rapida in un anno e la produzione manifatturiera è cresciuta a un ritmo più rapido. Tale resilienza sta rendendo difficile il raffreddamento dell’inflazione, contribuendo a spiegare perché la Fed probabilmente manterrà i tassi più alti più a lungo.
Sempre in tema di politica monetaria, gli investitori valutano se la Bank of Japan aumenterà nuovamente i tassi quest’anno dopo che l’inflazione è scesa per il secondo mese.
Sul fronte macro è emerso che secondo la lettura finale, nel 1Q 2024 il Pil destagionalizzato della Germania ha riportato un incremento dello 0,2% su base trimestrale, in linea con il consensus e la rilevazione preliminare. Su base annua e non destagionalizzata, il Pil ha segnato un -0,9%, in linea con le attese e confermando la lettura preliminare. Infine, il dato aggiustato per i giorni lavorativi mostra una riduzione dello 0,2%, in linea con attese e preliminare.
A maggio l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori nel Regno Unito, si è attestato a -17 punti, in recupero rispetto ai -19 punti di aprile e al di sopra delle attese (-18 punti).
In giornata attesi anche le vendite al dettaglio di aprile del Regno Unito, la fiducia manifatturiera di maggio della Francia, e nel pomeriggio dagli Usa gli ordini di beni durevoli di aprile (preliminare) e il sentiment dell’Università del Michigan di maggio.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,082 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 157. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 81,3 dollari al barile e il Wti (-0,1) a 76,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 130 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,89%.
Tornando a Piazza Affari, tutti i titoli sono in territorio negativo con in coda Ppolare Sondrio e MPS (-2,5%), Saipem (-2%) e Banco Bpm (-1,9%).