Le borse europee proseguono in ordine sparso a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in frazionale rialzo all’indomani della chiusura per festività.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 34.817 punti, sopra la parità come il Dax di Francoforte (+0,3%); più arretrati il Cac 40 di Parigi (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%) e l’Ibex35 di Madrid (flat).
Gli operatori rimangono concentrati questa settimana sulle indicazioni provenienti dai policy maker nonché sulla pubblicazione di una serie di dati sull’inflazione dall’Australia al Giappone, dall’Eurozona agli Stati Uniti che culmineranno venerdì con il deflatore PCE, una misura dell’andamento dei prezzi attentamente monitorata dalla Federal Reserve.
In attesa del meeting della Bce del prossimo 6 giugno, il membro del Consiglio direttivo François Villeroy de Galhau ha affermato che l’istituto non dovrebbe escludere di ridurre il costo delle denaro nelle riunioni di giugno e luglio, respingendo quanto ammesso dai colleghi, riluttanti verso l’idea di tagli consecutivi.
Il capo economista Philip Lane ha dichiarato al Financial Times che la banca centrale dovrà mantenere una politica restrittiva per il 2024, anche con la prospettiva di un taglio dei tassi di interesse il mese prossimo.
Sempre in tema di politica monetaria, il presidente Jerome Powell ha sottolineato la necessità di ulteriori prove del fatto che l’inflazione sia sulla buona strada verso l’obiettivo del 2% prima di allentare i tassi. John Williams, Lisa Cook, Neel Kashkari e Lorie Logan sono tra i banchieri centrali statunitensi che interverranno questa settimana.
Sul fronte macro attese nel pomeriggio dagli Usa la fiducia consumatori del Conference di maggio e l’attività manifatturiera della Fed di Dallas, anch’essa di maggio.
Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,087 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 156,9. Tra le materie prime, sale il petrolio con il Brent (+0,1%) a 83,0 dollari al barile e il Wti (+1,5%) a 78,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta a 130 punti (+2bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,86%.
Tornando a Piazza Affari, salgono in vetta MPS e Bper (+2,1%), seguite da Intesa Sanpaolo (+1,9%) che ha avviato un programma di acquisto di azioni proprie finalizzato all’annullamento per un esborso complessivo massimo di 1,7 miliardi. Resta in coda Prysmian (-2,3%), con i cali anche di Ferrari (-1,1%) e Recordati (-0,8%).