Avvio debole per le principali borse europee in un contesto appesantito dai segnali hawkish provenienti dalle banche centrali.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 34.598 punti, sotto la parità come l’Ibex35 di Madrid (-0,5%), il Dax di Francoforte (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).
A condizionare il sentiment, le parole del presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, secondo il quale la banca centrale dovrebbe aspettare di vedere “progressi significativi” sull’inflazione, prima di tagliare i tassi d’interesse, ammettendo che potrebbe addirittura alzare il costo del denaro se l’inflazione non dovesse continuare a scendere. Ha aggiunto comunque di essere fiducioso che la Fed riuscirà a raggiungere l’obiettivo del 2%, ma specificando di non vedere “il bisogno di affrettarsi a tagliare i tassi” e che bisogna prendersi “il tempo necessario e fare le cose nel modo giusto”.
Sempre oltreoceano, per la prima volta dall’inizio degli anni 2000, il Dipartimento del Tesoro lancerà una serie di riacquisti mirati di debito “più difficile da negoziare”. Inoltre, a giugno, la banca centrale americana inizierà a rallentare il ritmo della riduzione del bilancio, nota come quantitative tightening.
Sempre in tema di politica monetaria, crescono le speculazioni secondo cui la BCE procederà con calma nel tagliare i tassi di interesse perché l’inflazione rimane elevata.
In Asia, il membro del consiglio della Banca del Giappone, Seiji Adachi, ha riconosciuto che è possibile che la debolezza dello yen possa stimolare i rialzi dei prezzi e spingere le autorità a prendere in considerazione un altro aumento dei tassi prima del previsto.
Dall’agenda odierna, focus stamane su fiducia consumatori e manifatturiera italiana di maggio; nel pomeriggio, oltreoceano, su richieste mutui MBA e Indice manifatturiero Fed Richmond di maggio e, in Germania, sull’indice prezzi al consumo preliminare di maggio.
L’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori in Germania, con riferimento a giugno, si è attestato a -20,9 punti, in recupero oltre le attese (-22,5 punti) rispetto ai -24,0 punti del mese precedente (dato rivisto da -24,2 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,085 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 157,1. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,4%) a 84,2 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 80,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 131 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,94%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Saipem (+0,8%), Finecobank (+0,5%) e Tenaris (+0,4%) mentre si posizionano in coda MPS (-1,5%), Terna (-1,1%), Erg ed Enel (-1%).