Prevista partenza in frazionale ribasso per le principali borse europee con l’attenzione rivolta all’agenda macroeconomica e alle banche centrali.
Chiusura in calo ieri a Wall Street con il Dow Jones a -1,1%, lo S&P500 a -0,7% e il Nasdaq a -0,6%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -1,3%, debole come Shanghai (-0,6%) e Hong Kong (-1,5%).
Mentre lo sguardo degli operatori è già focalizzato sull’inflazione dell’Eurozona e sul deflatore Pce statunitense, entrambi in calendario domani, continua a pesare l’incertezza sulle tempistiche di un primo allentamento da parte della Federal Reserve.
Incertezza alla quale si aggiungono le preoccupazioni che il finanziamento del deficit statunitense possa spingere al rialzo i rendimenti in un momento in cui la banca centrale americana non ha fretta di tagliare i tassi.
In Nuova Zelanda, intanto, il nuovo governo ha mantenuto la promessa elettorale di tagliare le tasse nel suo primo bilancio, anche se il Tesoro prevedeva deficit maggiori e un ritorno posticipato al surplus.
L’agenda macroeconomica odierna prevede dall’Italia la disoccupazione e il PPI entrambi di aprile, dall’Eurozona la fiducia consumatori di maggio e la disoccupazione di aprile, dagli Usa la seconda lettura preliminare del PIL 1Q24, la richieste settimanali di disoccupazione e le scorte all’ingrosso di aprile (preliminare).
Tornando a Piazza Affari, TIM ha diffusi i risultati del primo trimestre 2024, Banco BPM ha rimborsato anticipatamente uno strumento da 300 milioni e Terna ha sottoscritto un Revolving Credit Facility Agreement ESG linked da 250 milioni.