Avvio poco mosso per le principali borse europee con lo sguardo in particolare sui dati macro odierni.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 34.521 punti, cauto come il Cac 40 di Parigi (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,1%). Più arretrato, il Dax di Francoforte (-0,2%).
Occhi puntati sull’inflazione dell’Eurozona, in agenda stamane, e sul deflatore PCE, nel pomeriggio.
Dati che, unitamente al rallentamento della crescita negli Stati Uniti, la debole attività manifatturiera in Cina e la contrazione della produzione industriale in Giappone, potranno condizionare le banche centrali nel decidere le prossime mosse di politica monetaria.
Inoltre, a maggio l’indice dei prezzi al consumo nella regione di Tokyo ha evidenziato una crescita del 2,2% anno su anno, in accelerazione rispetto al +1,8% di aprile e in linea con le attese. Al netto dei prezzi relativi a cibi freschi e alle componenti più volatili, l’indicatore ha registrato un +1,9%, al di sopra del +1,6% di aprile e in linea con le previsioni.
Una lettura che alimenta l’aspettativa che la Banca del Giappone sia pronta a prendere in considerazione un rialzo dei tassi nei prossimi mesi. Secondo i dati compilati da Bloomberg, i mercati scontano circa 29 punti base di rialzi dei tassi entro la fine dell’anno rispetto ai 20 punti base stimati a inizio maggio.
Dall’agenda macro, si rileva inoltre che ad aprile le vendite al dettaglio in Giappone hanno evidenziato un incremento del 2,4% su base annuale, in accelerazione rispetto al dato di marzo (+1,1%, rivisto da +1,2%) e al di sopra del consensus (+1,7%). Su base mensile, il retail ha messo a segno un incremento dell’1,2%, al di sopra delle attese (+0,6%) e dopo il -1,2% di marzo.
Focus stamane, anche, in Italia, su PIL 1Q24 finale e indice prezzi al consumo preliminare di maggio, e nel pomeriggio, oltreoceano, su reddito e spesa personali di aprile, PMI attività manifatturiera Chicago di maggio.
Tra le altre news, Trump è stato giudicato “colpevole” di tutti i 34 capi d’imputazione, diventando il primo ex presidente americano condannato in un processo penale e il primo candidato presidenziale a correre per la Casa Bianca come pregiudicato.
Si ricorda inoltre che oggi arriva il rating di Moody’s sull’Italia e il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta presenta le Considerazioni finali.
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,082 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 157,0. Tra le materie prime, petrolio in leggero calo con il Brent (-0,1%) a 81,8 dollari al barile e il Wti (-0,2%) a 77,7 dollari
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 129 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,96%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Bper (+1,7%) il cui CdA ha deliberato la chiusura anticipata al 31 dicembre 2024 del Piano Industriale 2022-2025. Decisione presa alla luce del raggiungimento anticipato dei principali obiettivi economico finanziari.
Seguono MPS (+1,6%) e Leonardo (+1,3%).
In coda Telecom Italia (-5,4%) dopo il via libera della Commissione UE alla vendita di Netco a KKR, con closing atteso nei tempi previsti.
Vendite anche su Diasorin e Iveco, entrambe a -0,9%.