Gli eurolistini chiudono misti, simili all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di scambi, con l’attenzione rivolta all’ultima ondata di dati macroeconomici.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.492 punti (+0,1%), positivo come il Ftse 100 di Londra (+0,6%), il CAC 40 di Parigi (+0,2%). Invariato il Dax di Francoforte, mentre chiude sotto la parità l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%).
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,2% mentre il Nasdaq cede l’1,3% e lo S&P lo 0,5%.
Focus principale sul deflatore PCE, una delle misure chiave dell’inflazione per le decisioni della Fed: i dati di aprile hanno evidenziato un incremento su base annua del 2,7%, in linea con le attese e il mese precedente. Su base mensile, l’indicatore è salito dello 0,3%, anche in questo caso rispettando le previsioni e stabile rispetto a marzo.
Prescindendo da elementi volatili, il PCE Core ha registrato una crescita annua del 2,8%, in linea con attese e mese precedente. Su base mensile, ha evidenziato un aumento dello 0,2%, come da attese, dopo il +0,3% di marzo.
Restando sul fronte macro, ad aprile il reddito personale negli Usa è aumentato dello 0,3% rispetto al mese precedente, in linea con le attese e al di sotto del +0,5% di marzo. Le spese per consumi personali hanno registrato un incremento dello 0,2% m/m, rispetto al +0,3% del consensus e al +0,7% di marzo.
Nell’Eurozona, a maggio i prezzi al consumo hanno registrato un aumento dello 0,2% su base mensile (dato preliminare), in linea alle attese dopo il +0,6% di aprile. Su base annua, hanno riportato un +2,6%, al di sopra del consensus (+2,5%) e del +2,4% del mese precedente. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, mostra a maggio (dato preliminare) un incremento su base tendenziale del 2,9%, sopra le previsioni degli analisti e il dato di aprile, entrambi +2,7%.
In Italia, a maggio l’indice armonizzato UE preliminare dei prezzi al consumo ha registrato un progresso dello 0,8% su base annua, leggermente al di sopra delle attese (+0,7%) ma in rallentamento rispetto al +0,9% di aprile. Su base mensile, il dato ha evidenziato un incremento dello 0,2%, in linea al consensus, dopo il +0,5% del mese precedente.
Sempre nel nostro Paese, nel primo trimestre 2024 il PIL finale, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,7% su base annua, leggermente superiore al consensus e alla lettura preliminare (entrambi +0,6%). Su base trimestrale mostra un +0,3%, in linea con le attese e il dato preliminare.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,085, mentre il dollaro/yen scende a 157,2. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,9%) a 81,1 dollari e il Wti (-1,1%) a 77,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 130 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,92%.
Tornando a Piazza Affari, guida Pirelli (+2,8%), seguita da Leonardo (+2,1%), Recordati (+2,0%), Hera (+1,2%), mentre arretrano in particolare Telecom Italia (-2,8%), Diasorin (-1,7%), Saipem (-1,7%), Unipol (-1,5%).