Le borse europee proseguono incerte a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 34.487 punti, poco sopra la parità come il Ftse 100 di Londra (+0,3%). Più arretrati, il Dax di Francoforte (-0,2%), l’Ibex35 di Madrid (-0,1%) e il Cac 40 di Parigi (flat).
Focus di giornata sulla fitta agenda macroeconomica che potrebbe fornire nuovi spunti utili a perfezionare l’outlook di politica monetaria delle banche centrali.
A maggio i prezzi al consumo nell’Eurozona hanno registrato un aumento dello 0,2% su base mensile (dato preliminare), in linea alle attese dopo il +0,6% di aprile. Su base annua, hanno riportato un +2,6%, al di sopra del consensus (+2,5%) e al +2,4% del mese precedente. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, mostra a maggio (dato preliminare) un incremento su base tendenziale del 2,9%, sopra le previsioni degli analisti e il dato di aprile, entrambi +2,7%.
In Italia, a maggio l’indice armonizzato UE preliminare dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato un progresso dello 0,8% su base annua, leggermente al di sopra delle attese (+0,7%) ma in rallentamento rispetto al +0,9% di aprile. Su base mensile, il dato ha evidenziato un incremento dello 0,2%, in linea al consensus, dopo il +0,5% del mese precedente (rivisto da +0,6%).
Sempre nel nostro Paese, nel primo trimestre 2024 il PIL finale, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,7% su base annua, leggermente superiore al consensus e alla lettura preliminare (entrambi +0,6%). Su base trimestrale mostra un +0,3%, in linea con le attese e il dato preliminare.
Nel pomeriggio, l’attenzione si sposterà oltreoceano su deflatore PCE, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Federal Reserve, reddito e spesa personali di aprile, PMI attività manifatturiera Chicago di maggio.
Si ricorda inoltre che oggi arriva il rating di Moody’s sull’Italia e il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta presenta le Considerazioni finali.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,084 e il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 157,3. Tra le materie prime, il petrolio torna a salire leggermente con il Brent (+0,2%) a 82,0 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 78,0 dollari
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è stabile a 129 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,99%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta MPS (+1,8%), seguita da Pirelli (+1,5%), Banca Mediolanum e Bper (+1,3%) con il CdA di quest’ultima che ha deliberato la chiusura anticipata al 31 dicembre 2024 del Piano Industriale 2022-2025. Decisione presa alla luce del raggiungimento anticipato dei principali obiettivi economico finanziari.
Scivola in coda Diasorin (-2,3%), con le vendite anche su Iveco (-1,6%). Riduce le perdite Telecom Italia (-1,6%) ancora sotto i riflettori dopo il via libera della Commissione UE alla vendita di Netco a KKR, con closing atteso nei tempi previsti.