Mercati – Partenza debole per l’Europa, Milano cede lo 0,6%

Avvio debole per le principali borse europee con gli investitori in attesa di nuovi spunti operativi.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,6% a 34.470 punti, sotto la parità come il Dax di Francoforte (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,3%).

In vista della riunione della Bce e dei non farm pay-rolls, in calendario rispettivamente giovedì e venerdì, gli investitori restano intenti a monitorare i dati macroeconomici alla ricerca di nuovi segnali utili a definire le prossime delle banche centrali.

Nel frattempo, se da un lato, gli ultimi dati deboli sul settore manifatturiero americano hanno ravvivato le speranze che la Fed taglierà i tassi prima del previsto, dall’altro lato hanno sollevato preoccupazioni sulla salute dell’economia a stelle e strisce.

I mercati continuano a scontare pienamente un taglio del costo del denaro di un quarto di punto a dicembre mentre la probabilità di un primo intervento già a settembre sfiora il 50%.

In Asia, il ministro delle finanze giapponese ha, per la prima volta, ammesso ufficialmente che l’intervento del governo nel mercato valutario di poco più di un mese fa è stato, in una certa misura, efficace, dopo che il ministero ha diffuso dati che indicano la spesa record sostenuta per supportarlo.

Sul fronte macroeconomico, occhi stamane, in Germania sulla disoccupazione di maggio e, nel pomeriggio, oltreoceano, su ordini di fabbrica e ordini beni durevoli finale, entrambi di aprile.

Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,09 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 155,8. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1,1%) a 77,5 dollari al barile e il Wti (-1,4%) a 73,2 dollari, dopo che l’OPEC+ ha lanciato un piano per ripristinare una parte della produzione sul mercato.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 132 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,88%.

Tornando a Piazza Affari, guida in avvio STM (+1,2%) dopo aver firmato un accordo a lungo termine con Geely Auto Group per la fornitura di carburo di silicio (SiC) volto ad accelerare la collaborazione già esistente sui dispositivi in SiC. Seguono Campari (+0,5%) e Terna (+0,4%).

In coda, Saipem (-3,5%) dopo aver ricevuto un nuovo avviso dal regolatore offshore australiano Nopsema per presunte violazioni della sicurezza in merito alle operazioni di saldatura sulla sua nave per pipelay Castorone.

Vendite anche su Bper (-2,4%) e MPS (-2,2%).