Mercati – Apertura positiva per l’Europa, a Milano (+0,3%) guida Fineco (+2,7%)

Partenza positiva per le principali borse europee nel giorno della Bce.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 34.613 punti, bene come il Dax di Francoforte (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%), l’Ibex35 di Madrid (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Occhi puntati sull’annuncio della Bce di oggi pomeriggio che dovrebbe indicare un primo taglio ai tassi di interesse.

Gli investitori restano inoltre già focalizzati sul job report statunitense in uscita domani con i mercati che scontano quasi completamente due riduzioni del costo del denaro da parte della Federal Reserve nel 2024.

Sempre in tema di politica monetaria, Toyoaki Nakamura, membro del comitato politico della Banca del Giappone, ha affermato che è opportuno mantenere per il momento la politica attuale.

Inoltre, la banca centrale canadese, dopo undici mesi al 5%, ha ridotto il costo del denaro di un quarto di punto al 4,75%.

Dall’agenda macroeconomica, ad aprile gli ordini di fabbrica della Germania sono calati su base mensile dello 0,2%, rispetto al +0,6% stimato dagli analisti e dopo il -0,8% di marzo (dato rivisto da -0,4%). Su base annua e corretti per l’effetto calendario, sono scesi dell’1,6%, contro il +0,3% delle attese, dopo il -2,4% di marzo (dato rivisto da -1,9%).

Focus stamane su vendite al dettaglio italiane e dell’Eurozona di aprile; nel pomeriggio, oltreoceano, su bilancia commerciale di aprile e richieste settimanali di disoccupazione.

Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,088 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 156,1. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,7%) a 78,9 dollari al barile e il Wti (+0,8%) a 74,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 129 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,81%.

Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Finecobank (+2,7%) dopo i dati sulla raccolta netta, seguita da Leonardo (+1,7%), Saipem e Banco BPM (+1,2%). In coda, Mediobanca (-0,8%), Erg (-0,5%), Nexi e Telecom Italia (-0,4%).