Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:
Giornata di realizzi per i principali indici azionari dell’eurozona: il FTSE Mib segna un -0,6%, il Dax 30 un -0,9% e il Cac 40 anch’esso un -0,9%. A Londra il FTSE 100 scambia a -0,6% mentre a Wall Street l’S&P 500 registra un -0,4%, il Dow Jones un -0,3%, e il Nasdaq un -0,4%.
Nella seduta odierna il Bent tratta a 79,8 dollari (flat) e il Wti a 75,7 dollari (+0,2%) mentre, tra le altre commodities energetiche, il gas naturale registra un +0,5% e il gasolio un -0,4%.
Argus ha confermato la raccomandazione Buy su Shell e ne ha alzato il tp da $77 a $79.
Nel comparto Exploration & Production, Equinor segna un +0,6%, Chesapeake Energy un -0,3%, Conoco Phillips un -0,3%, Devon Energy un -0,3%, EQT un -0,9%, Imperial Oil un -0,3%, Marathon Oil un -0,1%, Occidental Petroleum un -0,4% e Permian Resources un -0,4%, mentre nel Midstream Enbridge scambia un -0,8% e nella Raffinazione Marathon Petroleum registra un -0,1% e Valero Energy un -1,1%.
Saudi Aramco è in trattative con le aziende statunitensi Tellurian e NextDecade per due progetti distinti di GNL. I negoziati con Tellurian riguardano l’acquisto di una partecipazione nell’impianto Driftwood LNG da 27,6 milioni di tonnellate metriche all’anno in Louisiana mentre le discussioni con LNG NextDecade hanno per oggetto un accordo di acquisto di gas a lungo termine
Nei servizi petroliferi, Baker Hughes segna un -0,3%, Halliburton un -0,2%, Liberty Energy un +0,4%, SLB (Schlumberger) una variazione nulla e Transocean un -0,6%.
Nel settore delle rinnovabili, First Solar registra un +1,3%, Oersted e Vestas Wind Systems un -2,2%.
First Solar e Hanwha Qcells, sono i primi a registrare i prodotti secondo un sistema di classificazione ambientale che li avvantaggerà nelle gare con il Governo degli Stati Uniti. La distinzione aiuterà First Solar e Qcells a diventare fornitori di riferimento per i progetti federali, che si prevede saranno una fonte importante di domanda di pannelli solari. Come parte del suo programma sul cambiamento climatico, il Presidente Joe Biden ha infatti fissato l’obiettivo di decarbonizzare gli edifici federali entro il 2045, con una riduzione delle emissioni del 50% entro il 2032.
Tra le altre Utilities, National Grid scambia a +0,5%, United Utilities a +0,1%, Veolia a -2,3%, Duke Eenrgy a -0,4%, Essential Utilities a -1,1%, PG&E a -0,2% e Sempra Energy a -0,4%.