Mercati asiatici – Seduta mista senza Cina, Hong Kong, Taiwan e Australia

Seduta mista per le principali borse asiatiche – orfane della Cina, Hong Kong, Taiwan e Australia, dopo la chiusura in flessione di venerdì a Wall Street.

In Giappone Nikkei e Topix avanzano entrambi dello 0,9% e l’India dello 0,1% mentre la Corea del Sud cede lo 0,4% e Singapore lo 0,3%.

Oltreoceano, Nasdaq e Dow Jones flettono dello 0,2% e lo S&P500 di un decimo di punto percentuale.

L’andamento è stato influenzato dai dati del mercato lavoro statunitense del mese di maggio, decisamente superiore delle aspettative, che ha portato gli operatori a realizzare che la Federal Reserve ritarderà il taglio dei tassi di interesse.

Maggiori informazioni potranno dalla prossima riunione del FOMC e dalla conferenza stampa del presidente della Fed Chair Jerome Powell, previste mercoledì.

Sempre sul fronte delle banche centrali, il prossimo annuncio della Banca del Giappone è previsto per venerdì e gli economisti si aspettano che venga mantenuta una politica stabile.

In Medio Oriente, Benny Gantz si è dimesso dal governo di emergenza israeliano e ha indetto le elezioni, criticando il primo ministro Benjamin Netanyahu per la sua gestione della guerra contro Hamas.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,076 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 157,2. Tra le materie prime, petrolio frazionale rialzo con il Brent (+0,2%) a 79,8 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 75,6 dollari, con il mercato che sta ancora digerendo la decisione dell’OPEC+ di ripristinare l’offerta, mentre i trader attendono una serie di rapporti di settore.