Avvio negativo per le principali borse europee all’indomani dell’esito delle elezioni continentali e con lo sguardo sugli appuntamenti della settimana.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,8% a 34.377 punti, in calo come Cac 40 di Parigi (-2%), Ibex35 di Madrid (-0,9%), Ftse 100 di Londra (-0,7%) e Dax di Francoforte (-0,7%).
Riflettori sulle elezioni europee dopo che i risultati positivi raggiunti dall’estrema destra, in linea con le aspettative, hanno portato il presidente francese Macron a scogliere le Camere e indire votazioni anticipate a doppio turno per il 30 giugno e il 7 luglio nel tentativo di fermare l’ascesa della rivale Marine Le Pen.
In Germania, pesante sconfitta anche per i socialdemocratici del cancelliere Olaf Scholz mentre, in Italia, Fratelli d’Italia è stato primo partito, seguito dal PD. Cala il M5S, Forza Italia sorpassa la Lega.
Parallelamente resta l’attenzione sulla politica monetaria in attesa, mercoledì, dell’annuncio sui tassi da parte della Federal Reserve, e venerdì da parte della Banca del Giappone.
Dall’agenda macroeconomica, occhi stamane sulla produzione industriale italiana di aprile.
In Giappone, il Pil finale del primo trimestre 2024 è sceso dello 0,5% su base trimestrale, in linea con le attese e la rilevazione preliminare. Il dato annualizzato ha evidenziato una contrazione dell’1,8%, al di sopra del -2,0% del consensus e della rilevazione preliminare.
Dal lato geopolitico, Benny Gantz si è dimesso dal governo di emergenza israeliano e ha indetto le elezioni, criticando il primo ministro Benjamin Netanyahu per la sua gestione della guerra contro Hamas. La sua uscita priva il governo di una voce moderata, lasciando Netanyahu più dipendente dai suoi partner della coalizione di destra.
Sul forex, l’euro/dollaro scivola a 1,075 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 157,0. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,2%) a 79,8 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 75,6 dollari mentre i mercati stanno ancora metabolizzando la decisione dell’OPEC+ di ripristinare l’offerta.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 139 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,01%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Leonardo (+1,2%), MPS, Bper e Prysmian (+0,8%), con il CdA di quest’ultima che ha approvato l’esercizio della soft call del prestito obbligazionario convertibile da 750 milioni emesso a febbraio 2021 e l’avvio di un programma di share buy-back per un controvalore massimo di 375 milioni.
In coda, STM (-2%), Stellantis (-1,8%) e Cucinelli (-1,5%).