Le borse europee proseguono in territorio negativo a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in flessione.
A Milano, il Ftse Mib cede l’1% a 34.315 punti, in calo come Cac 40 di Parigi (-2,1%), Dax di Francoforte (-0,9%), Ibex35 di Madrid (-0,8%) e Ftse 100 di Londra (-0,4%).
Riflettori sulle elezioni europee dopo che i risultati positivi raggiunti dall’estrema destra, in linea con le aspettative, hanno portato il presidente francese Macron a scogliere le Camere e indire votazioni anticipate a doppio turno per il 30 giugno e il 7 luglio nel tentativo di fermare l’ascesa della rivale Marine Le Pen.
In Germania, pesante sconfitta anche per i socialdemocratici del cancelliere Olaf Scholz mentre, in Italia, Fratelli d’Italia è stato primo partito, seguito dal PD. Cala il M5S, Forza Italia sorpassa la Lega.
Parallelamente resta l’attenzione sulla politica monetaria in attesa, mercoledì, dell’annuncio sui tassi da parte della Federal Reserve, e venerdì da parte della Banca del Giappone.
Dall’agenda macroeconomica, ad aprile la produzione industriale in Italia ha registrato un calo dell’1% su base mensile, in peggioramento contro le attese (+0,2%) dal -0,5% di marzo. La variazione dell’indice rispetto all’anno precedente, corretta dagli effetti di calendario, ha evidenziato una contrazione del 2,9%, dopo il -3,2% del mese precedente (rivisto da -3,5%) a fronte del -2,1% previsto dagli analisti.
In Giappone, il Pil finale del primo trimestre 2024 è sceso dello 0,5% su base trimestrale, in linea con le attese e la rilevazione preliminare. Il dato annualizzato ha evidenziato una contrazione dell’1,8%, al di sopra del -2,0% del consensus e della rilevazione preliminare.
Dal lato geopolitico, Benny Gantz si è dimesso dal governo di emergenza israeliano e ha indetto le elezioni, criticando il primo ministro Benjamin Netanyahu per la sua gestione della guerra contro Hamas.
Sul forex, l’euro/dollaro scivola a 1,074 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 156,8. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,2%) a 79,8 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 75,6 dollari mentre i mercati stanno ancora metabolizzando la decisione dell’OPEC+ di ripristinare l’offerta.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta stabile a 139 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,03%.
Tornando a Piazza Affari, guida Leonardo (+1,3%), seguita da Hera (+0,7%) e Tenaris (+0,4%), in coda Cucinelli (-2,8%), Iveco (-2,1%), STM (-2% e TIM (-1,9%).