Prevista apertura in moderato rialzo per le principali borse europee nel giorno dell’inflazione Usa e della Federal Reserve.
Chiusura ieri mista a Wall Street con il Nasdaq a +0,9%, S&P500 +0,3% e Dow Jones a -0,3%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -0,6%, giù come Hong Kong (-1,1%). Bene invece Shanghai (+0,4%).
Mentre gli economisti si aspettano che il dato sull’indice dei prezzi al consumo di maggio darà alla Fed ulteriori rassicurazioni sul rallentamento dell’inflazione, le previsioni indicano che la banca centrale americana manterrà stabile il costo del denaro ai massimi degli ultimi vent’anni. Restano invece le incertezze sulle proiezioni trimestrali relative ai tassi.
Secondo Bloomberg, il nuovo dot plot indicherà probabilmente due tagli da 25 punti base per quest’anno, rispetto ai tre che erano stimati a marzo.
Venerdì sarà il turno della Banca del Giappone.
Sul fronte geopolitico, l’amministrazione Biden starebbe valutando ulteriori restrizioni all’accesso, da parte della Cina, alla tecnologia dei chip utilizzata per l’intelligenza artificiale.
Dal lato delle materie prime, il petrolio ha ampliato i guadagni dopo che i dati del settore hanno indicato una contrazione delle scorte di greggio statunitensi in vista del rapporto IEA sulle prospettive di mercato.
A Piazza Affari, riflettori su Eni che ha completato il collocamento del 10% del capitale di Saipem a 1,97 euro per azione, per un controvalore totale di 393 milioni.
Leonardo ha comunicato l’interruzione delle trattative con KNDS sulla creazione di una allenza strategica.