Partenza in rialzo a Wall Street, con l’attenzione rivolta soprattutto ai dati CPI e alla Fed.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna l’1,2%, lo S&P 500 lo 0,9%, il Dow Jones lo 0,8%.
Focus principale sull’inflazione statunitense: a maggio i prezzi al consumo (CPI) hanno registrato una variazione nulla su base mensile e una crescita del 3,3% su base annua, rispetto al +0,3% m/m e al +3,4% a/a del mese precedente. Le previsioni davano l’inflazione allo 0,1% m/m e al +3,4% a/a.
A prescindere da elementi volatili quali alimentari ed energia, l’indice CPI Core ha evidenziato un rallentamento su base annua dal 3,6% a 3,4%, rispetto al +3,5% delle attese. Su base mensile, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,2%, sotto il +0,3% di aprile e del consensus.
Lo sguardo è poi rivolto alla decisione sui tassi d’interesse della Fed, attesa questa sera: il Federal Open Market Committee dovrebbe mantenere il Federal Funds Rate al livello attuale, ossia nell’intervallo 5,25-5,50%, ma l’attesa è soprattutto per il nuovo dot-plot, ossia le proiezioni della Fed sul livello dei tassi dei prossimi mesi.
Dall’agenda macro odierna, è inoltre emerso che, nella settimana al 7 giugno, l’indice MBA sulle nuove richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha registrato un incremento del 15,6%, dopo il -5,2% della settimana precedente.
Tornando all’inflazione americana, nuove indicazioni son attese domani con i dati sui prezzi alla produzione (PPI) di maggio.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,083, mentre il cambio dollaro/yen scende a 155,9. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,6%) a 83,2 dollari e il Wti (+1,7%) a 79,2 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni scendono rispettivamente al 4,68% e al 4,28%.