Le borse europee peggiorano a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano prevalentemente in rialzo.
A Milano, il Ftse Mib cede l’1,2% a 33.938 punti, in calo come il Dax di Francoforte (-1,1%), l’Ibex35 di Madrid (-1%), il Cac 40 di Parigi (-1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,5%).
A frenare l’ottimismo degli investitori, la previsione della Federal Reserve di tagliare i tassi di interesse di appena un quarto di punto quest’anno rispetto ai tre che erano stimati a marzo e alle dichiarazioni del presidente Powell il quale ha affermato che la lettura sull’inflazione ha contribuito a rafforzare la fiducia dei funzionari sulla traiettoria dei prezzi ma non abbastanza da giustificare allentamenti in questo momento.
Ad alimentare ulteriormente le incertezze, il membro del Consiglio direttivo della BCE, Joachim Nagel, ha avvertito che la crescita dei prezzi al consumo nell’Eurozona si sta dimostrando ostinata. “Siamo su una strada accidentata, ma sappiamo tutti che l’ultimo miglio è quello più complicato”, ha affermato il presidente della Bundesbank.
Infine, pesano ancora le tensioni geopolitiche in scia alla notizia che l’Unione europea è pronta a imporre dazi fino al 48% sulle importazioni di auto elettriche dalla Cina. La Commissione Ue ha comunicato l’ammontare delle tariffe addizionali che varieranno casa per casa e si aggiungeranno al 10% già previsto. Pechino ha esortato l’Ue “a correggere immediatamente le sue pratiche sbagliate”, riservandosi di adottare “in modo risoluto tutte le misure necessarie” a tutela delle proprie aziende.
Dall’agenda macroeconomica odierna, nell’Eurozona, ad aprile l’indice destagionalizzato della produzione industriale su base mensile è sceso dello 0,1%, in calo oltre le attese (+0,2%) e dopo il +0,5% di marzo (rivisto da +0,6%). Su base annua e corretto per l’effetto calendario, l’indice ha segnato una contrazione del 3%, peggio del consensus (-2%) e del mese precedente (-1,2% rivisto da -1%).
Focus, nel pomeriggio, oltreoceano, su richieste settimanali sussidi disoccupazione e prezzi alla produzione di maggio.
Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,081 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 157,2. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in calo con il Brent (-0,6%) a 82,1 dollari al barile e il Wti (-0,7%) a 78,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta a 141 punti (+2bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,95%.
Tornando a Piazza Affari, salgono in vetta Hera ed Erg (+1,1%), seguite da Diasorin (+0,7%). Scivola in coda Iveco (-3,4%), con le vendite anche su Stellantis (-2,6%) dopo aver confermato i propri obiettivi finanziari per il 2024 ed il piano per il ritorno sul capitale, e Saipem (-2,3%).