Wall Street prosegue la sua marcia trionfale trascinata ancora una volta dai tre suoi titoli principali: Microsoft (+2%), Apple (+2,85%) e Nvidia i quai si inseguono in una sfida alla maggior capitalizzazione. Tutti e tre e insieme hanno aggiunto un trilione di dollari di capitalizzazione nelle ultime due sedute e si avvicinano ora ai dieci trilioni complessivi.
Alla festa di ieri ha partecipato anche Oracle (+13,5%), la quale pur con una trimestrale significativa, ma al di sotto delle attese, ha realizzato anch’essa il suo massimo storico.
Brillante anche il Russell 2000 (+1,6%), mentre il Dow Jones (-0,1%) è l’unica nota stonata della seduta di ieri.
Gli indici sono stati spinti ai nuovi massimi dalla pubblicazione del dato dell’inflazione del mese di maggio, piatta su base mensile ed in calo su base annua, che lascia intravedere un possibile futuro taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Indice VIX (-7%) in forte calo a quota 12,05 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti proseguono la fase di discesa con il Tbond che cede altri dieci punti base scivolando al 4,29%.
Tra le materie prime, il petrolio chiude invariato ancora sopra i 78 dollari al barile, dopo aver tentato un allungo respinto oltre quota $79. Rame in rialzo dell’uno per cento.
Metalli preziosi ancora sull’altalena con un forte rimbalzo iniziale che viene più che dimezzato nel finale. L’oro guadagna mezzo punto percentuale mentre l’argento l’uno e mezzo, ma non riesce a chiudere al di sopra dei 30 dollari l’oncia.
Sul mercato valutario il dollaro cede mezza figura nei confronti della moneta unica fino a 1,079 e quasi due rispetto allo yen giapponese a 155,5.