Apertura in calo per le principali borse europee con l’attenzione che resta sulla politica monetaria e i dati macroeconomici.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,8% a 33.332 punti, giù come il Cac 40 di Parigi (-1%), l’Ibex35 di Madrid (-0,5%) e il Dax di Francoforte (-0,2%) mentre resiste il Ftse 100 di Londra (flat).
La Banca del Giappone ha mantenuto, come atteso, il suo tasso di riferimento in un range tra lo 0% e lo 0,1%, spiegando che fornirà, nella riunione di luglio, i dettagli relativi a un piano per gli acquisti di obbligazioni, rinviando le riduzioni degli acquisti stessi almeno fino ad allora.
Gli investitori stanno intanto ancora valutando quanto emerso mercoledì dalla riunione della Federal Reserve, che ora prevede un solo taglio ai tassi nel 2024, rispetto ai tre indicati nel dot-plot di marzo e ai due che scontavano i mercati, e le parole del membro del Consiglio direttivo della BCE, Joachim Nagel, secondo il quale la crescita dei prezzi al consumo nell’Eurozona si sta dimostrando ostinata.
Sullo sfondo continuano a pesare le tensioni geopolitiche dopo che le autorità cinesi pur reagendo, in via ufficiale, in maniera blanda, ai dazi di Bruxelles, hanno stilato una lista dei prodotti europei sui quali prepara le ritorsioni. Fra i prodotti indicati per le possibili misure, Pechino ha inserito vini, formaggi, altri latticini e auto.
Dall’agenda odierna, focus sulla bilancia commerciale italiana e dell’Eurozona di aprile, e sul Sentiment Università del Michigan preliminare di giugno.
Ad aprile, la produzione industriale finale giapponese è calata dello 0,9% su base mensile, rispetto al -0,1% del dato preliminare, e, su base annua, dell’1,8%, rispetto al -1,0% del preliminare.
Nella stessa area e nello stesso mese, l’indice sull’attività del settore terziario è aumentato dell’1,9% su base mensile, a fronte del +0,4% atteso e del -2,3% del mese precedente (dato rivisto da -2,4%).
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,072 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen balza a 158,0. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,4%) a 82,5 dollari al barile e il Wti (-0,5%) a 78,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 152 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,93%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Saipem (+0,5%), Prysmian e Banca Mediolanum (+0,4%) mentre si posizionano in coda MPS (-2,5%), Diasorin (-1,4%), Intesa Sanpaolo e Banco BPM (-1,1%).