Mercati – Eurolistini accelerano al ribasso a metà seduta con Piazza Affari che lascia sul terreno il 2,6%

Le borse europee peggiorano a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in territorio negativo.

A Milano, il Ftse Mib cede il 2,6% a 32.732 punti, seguito a distanza dal Cac 40 di Parigi (-2,5%), l’Ibex35 di Madrid (-1,4%) e il Dax di Francoforte (-1,3%), più cauto il Ftse 100 di Londra (-0,5%).

La Banca del Giappone ha mantenuto, come atteso, il suo tasso di riferimento in un range tra lo 0% e lo 0,1%, spiegando che fornirà, nella riunione di luglio, i dettagli relativi a un piano per gli acquisti di obbligazioni, rinviando le riduzioni degli acquisti stessi almeno fino ad allora.

Gli investitori stanno intanto ancora valutando quanto emerso mercoledì dalla riunione della Federal Reserve, che ora prevede un solo taglio ai tassi nel 2024, rispetto ai tre indicati nel dot-plot di marzo e ai due che scontavano i mercati, e le parole del membro del Consiglio direttivo della BCE, Joachim Nagel, secondo il quale la crescita dei prezzi al consumo nell’Eurozona si sta dimostrando ostinata.

Sullo sfondo continuano a pesare le tensioni geopolitiche dopo che le autorità cinesi pur reagendo, in via ufficiale, in maniera blanda, ai dazi di Bruxelles, hanno stilato una lista dei prodotti europei sui quali prepara le ritorsioni. Fra i prodotti indicati per le possibili misure, Pechino ha inserito vini, formaggi, altri latticini e auto.

Dall’agenda odierna, in Francia il dato finale di maggio dell’inflazione ha registrato una variazione nulla su base mensile, in linea alle attese e al dato preliminare. Anno su anno il dato ha registrato un incremento del 2,3%, di poco superiore al consensus e al preliminare (entrambi +2,2%). L’indice armonizzato agli standard Ue mostra un aumento dello 0,1% m/m, di poco inferiore al consensus e al dato preliminare (+0,2% entrambi), analogamente su base annua i prezzi al consumo sono saliti del 2,6%, meno del +2,7% delle stime e della lettura precedente.

Ad aprile la bilancia commerciale destagionalizzata dell’Eurozona ha segnato un surplus di 19,4 miliardi di euro, in aumento oltre le attese (17,5 miliardi) rispetto ai 17,2 miliardi di marzo (dato rivisto da 17,3 miliardi).

Sempre ad aprile, in Italia la bilancia commerciale ha evidenziato un surplus di 4,807 miliardi, in aumento rispetto ai 4,296 miliardi di marzo (dato rivisto da 4,341 miliardi).

Focus nel pomeriggio sul Sentiment Università del Michigan preliminare di giugno.

Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,068 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 157,1. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,3%) a 82,5 dollari al barile e il Wti (-0,4%) a 78,3 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 155 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,92%.

Tornando a Piazza Affari, in denaro solo Amplifon (+1,3%) e Saipem (+0,9%), mentre si posizionano in coda Bper (-4,8%), MPS (-4,7%), Leonardo e Unicredit (-4,1%).