Wall Street prosegue il suo cammino rialzista sempre trascinata da un unico tema: i titoli tecnologici ad alta capitalizzazione. Anche ieri sono stati i protagonisti della giornata con una rotazione che è ormai solo intersettoriale e porta i principali titoli a realizzare nuovi massimi storici. Ieri in evidenza ancora i semi conduttori con Nvidia ancora in crescita del tre e mezzo per cento, Broadcom e Super Micro Computer entrambe di oltre il dodici. Nell’euforia complessiva prosegue anche la fase di recupero di Tesla (+3%).
Steccano invece ancora sia il Dow Jones (-0,2%) che soprattutto il Russell 2000 (-0,9%).
Indice VIX in calo solo dell’uno per cento, ma appena al di sotto di quota dodici punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti proseguono la fase di discesa, successiva alla pubblicazione del dato dell’inflazione mensile in calo, con il Tbond che cede altri sei punti base scivolando al 4,23%.
Tra le materie prime, il petrolio chiude positivo di circa mezzo punto percentuale ancora al di sopra dei 78 dollari al barile. Rame invece in calo dell’uno per cento.
Metalli preziosi ancora sotto pressione con l’oro che cede l’uno per cento e l’argento quasi il quattro, faticando quest’ultimo a tenere anche la soglia dei 29 dollari l’oncia.
Sul mercato valutario il dollaro recupera la mezza figura persa nella giornata precedente nei confronti della moneta unica chiudendo a 1,074, mentre ne guadagna oltre due rispetto allo yen giapponese terminando a 158, massimo dell’ultimo quarto di secolo sulla divisa nipponica.