Avvio in rialzo per le principali borse europee, dopo una chiusura di settimana a tinte rosse, con l’attenzione degli operatori alle vicende politiche in Francia e alle decisioni politiche delle principali banche centrali.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,9% a 32.943 punti, positivo come il Cac 40 di Parigi (+0,6%), il Dax di Francoforte (+0,4%), l’Ibex35 di Madrid (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%).
In Europa, ancora occhi puntati sulla politica francese. Una coalizione di partiti di sinistra francesi ha presentato un manifesto per smontare la maggior parte dei sette anni di riforme economiche di Macron e mettere il paese in rotta di collisione con l’UE sulla politica fiscale. La leader di estrema destra Marine Le Pen ha dichiarato che non cercherà di cacciare il presidente Emmanuel Macron se vincerà le elezioni parlamentari anticipate in Francia.
Venendo alle banche centrali, dopo che la Federal Reserve ha ridimensionato le proiezioni per l’allentamento monetario statunitense quest’anno, i politici dal Regno Unito all’Australia probabilmente segnaleranno questa settimana che non sono ancora abbastanza convinti della disinflazione per iniziare a ridurre i costi di indebitamento.
Anche i policy maker dei mercati emergenti, tra cui Indonesia e Brasile, probabilmente respingeranno le aspettative di taglio dei tassi
Il presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis Neel Kashkari nel fine settimana ha affermato che la banca centrale può prendersi il suo tempo e osservare i dati in arrivo prima di iniziare a tagliare i tassi di interesse, facendo eco al sentiment del presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester, che vede ancora i rischi di inflazione inclinati al rialzo.
Questa settimana, i trader monitoreranno anche i dati sull’inflazione in Europa e nel Regno Unito. Nel frattempo, è previsto che parlino un gruppo di funzionari della Fed, tra cui il presidente della Fed di Dallas Lorie Logan, il presidente della Fed di Chicago Austan Goolsbee e il governatore della Fed Adriana Kugler.
In Asia, intanto, la Banca centrale cinese ha intanto lasciato invariato il tasso di interesse a un anno al 2,5% mentre alcuni dati economici chiave sono risultati contrastanti. Mentre la spesa al dettaglio di maggio ha superato le stime, l’espansione industriale ha rallentato nello stesso mese, segno che i profondi squilibri nella ripresa economica potrebbero attenuarsi almeno parzialmente.
Dall’agenda macro odierna attesi l’inflazione armonizzata UE dell’Italia di maggio (dato finale) e, dagli Stati Uniti, l’indice manifatturiero New York Empire State di giugno.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,070 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 157,4. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,4%) a 82,3 dollari al barile e il Wti (-0,4%) a 77,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 152 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,89%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Unicredit (+1,7%), Popolare Sondrio (+1,6%), Iveco (+1,5%) e Bper (+1,4%). Scivola in coda ERG (-2%).