Le borse europee tornano incerte a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib rallenta con un +0,4% a 32.785 punti, sopra la parità come il Cac 40 di Parigi (+0,1%), il Dax di Francoforte (+0,1%) mentre arretrano l’Ibex35 di Madrid (-0,4%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).
Nel complesso, il sentiment beneficia delle rassicurazioni della leader dell’estrema destra francese, Marine Le Pen, la quale ha garantito che in caso di vittoria schiacciante del suo Rassemblement National non chiederà le dimissioni di Emmanuel Macron.
Parallelamente restano sotto i riflettori le decisioni di politica monetaria. Dopo che la Federal Reserve ha ridimensionato le proiezioni su un allentamento per quest’anno, i funzionari delle banche centrali, tra cui Regno Unito e Australia, dichiareranno probabilmente questa settimana di non essere ancora abbastanza convinti della disinflazione per iniziare a ridurre il costo del denaro.
Dall’agenda macroeconomica, in Italia l’indice armonizzato UE finale dei prezzi al consumo ha registrato a maggio un rialzo dello 0,8% su base annua, in linea con il preliminare e le attese. La lettura finale di aprile indicava un incremento dello 0,9%.
Nello stesso mese, in Cina, la produzione industriale è salita del 5,6% su base annua, inferiore alla previsione degli analisti (+6,2%) e alla rilevazione precedente (+6,7%). Il dato da inizio anno è aumentato del 6,2% tendenziale, al di sotto del consensus e della variazione rilevata ad aprile (+6,3%).
Sempre a maggio, nella stessa area, le vendite al dettaglio sono aumentate del 3,7% annuo, in accelerazione oltre le attese (+3,0%) rispetto al +2,3% di aprile. Da inizio anno hanno segnato un incremento del 4,1%, in linea con il dato di aprile e al di sopra delle attese (+3,9%).
Focus nel pomeriggio sull’indice manifatturiero New York Empire State di giugno.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,071 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 157,7. Tra le materie prime, il petrolio torna leggermente positivo con il Brent (+0,1%) a 82,7 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 78,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 154 punti (-2bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,93%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Unipol (+1,9%), seguita da Popolare Sondrio (+1,8%), e Leonardo (+1,4%). Resta in fondo ERG (-2,5%) penalizzata dall’avvio di copertura da parte di Bank of America con ‘Underperform’, con le vendite anche su Amplifon (-1,7%) e Campari (-1,6%).