Avvio debole a Wall Street, con lo sguardo rivolto all’agenda macroeconomica della settimana.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq e lo S&P 500 cedono lo 0,1%, il Dow Jones lo 0,2%.
L’attenzione degli investitori è sempre rivolta alla Federal Reserve e all’evoluzione prevedibile dei tassi d’interesse: il nuovo dot-plot della Fed ha portato gli operatori a ridimensionare le aspettative sui tagli ai tassi nel 2024.
Nuove indicazioni potrebbero arrivare dall’agenda macro Usa di questa settimana: focus in particolare sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale (entrambi attesi domani), sui dati settimanali sulle richieste di disoccupazione (giovedì), sui dati preliminari di giugno sugli indici PMI di S&P Global e sul Leading Index di maggio (entrambi venerdì).
Oggi, intanto, è emerso che l’indice Empire Manufacturing, che misura l’andamento dell’attività manifatturiera dello stato di New York, a giugno si è attestato a -6,0 punti, in recupero oltre le attese (-10,0) rispetto ai -15,6 punti di maggio.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,071, il cambio dollaro/yen a 157,8. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,6%) a 83,1 dollari e il Wti (+0,7%) a 78,6 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 4,74% e al 4,28%.