Le borse europee proseguono toniche nel pomeriggio mentre Wall Street viaggia poco sopra la parità.
A Milano, il Ftse Mib consolida il +1,1% a 33.275 punti, seguito da Ibex35 di Madrid (+0,8%), Cac 40 di Parigi (+0,6%), Ftse 100 di Londra (+0,5%) e Dax di Francoforte (+0,2%). Oltreoceano, lo S&P500 sale dello 0,2%, il Nasdaq e il Dow Jones dello 0,1%.
Il sentiment beneficia dei segnali provenienti dall’agenda macroeconomica odierna con la produzione industriale statunitense di maggio aumentata su base mensile dello 0,9%, in accelerazione rispetto al +0,3% delle attese e alla variazione nulla di aprile.
Una lettura che contribuisce a far passare in secondo piano le preoccupazioni per un rallentamento della spesa al consumo che potrebbe danneggiare le imprese americane.
Nella stessa area e nello stesso mese, deludono invece le vendite al dettaglio, in rialzo dello 0,1% su base mensile, in miglioramento rispetto al -0,2% di aprile (rivisto da +0,0%), ma al di sotto delle attese (+0,3%). Al netto del comparto auto, hanno registrato un -0,1%, stabile rispetto al mese precedente (rivisto da +0,2%) ma al di sotto delle attese (+0,2%). Escludendo anche il comparto carburanti, il dato ha segnato un +0,1%, al di sotto del consensus (+0,4%) ma in rialzo rispetto al -0,3% del mese precedente (rivisto da-0,1%).
Il presidente della Fed di New York, John Williams, ha intanto dichiarato che l’economia statunitense “si sta muovendo nella giusta direzione”, rifiutandosi tuttavia di dire quando sarebbe favorevole a una diminuzione dei tassi.
In Europa, a maggio i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0,2% su base mensile, confermando il preliminare e le attese. Su base annua, sono aumentati del 2,6%, in linea al consensus e al precedente.
A giugno l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica dell’Eurozona è salito a 51,3 punti dai 47 punti di maggio.
Sempre a giugno, l’indice ZEW sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è migliorato a 47,5 punti dai 47,1 punti registrati a maggio, a fronte di un consensus di 50 punti. Il sottoindice relativo alla situazione corrente cala a -73,8 punti dai -72,3 punti della rilevazione precedente. Le previsioni degli analisti indicavano un valore di -65 punti.
Il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, ha affermato che il momento più opportuno per decidere sui tassi di interesse coincide con la diffusione delle proiezioni macroeconomiche aggiornate dell’Eurotower, in calendario a settembre.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,075 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen rallenta a 157,8. Tra le materie prime, il petrolio torna positivo con il Brent (+0,8%) a 84,9 dollari al barile e il Wti (+0,8%) a 80,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene in calo a 148 punti (-5bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,89%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Unicredit (+2,9%) che ha comunicato di rispettare i requisiti MREL fissati dalle Autorità di risoluzione, seguita da Leonardo (+2,8%) e Saipem (+2,7%).
Resta in coda Moncler (-2,9%) penalizzata dal taglio di target price da parte di Oddo BHF a 65 da 69 euro, con i cali anche di Pirelli (-1,3%) e Amplifon (-1%).