Avvio in flessione per le principali borse europee con l’attenzione che resta sui segnali provenienti da banche centrali e agenda macroeconomica. Oggi Wall Street sarà ferma per la festività del Juneteenth.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 33.252 punti, cauto come l’Ibex35 di Madrid (-0,1%), il Dax di Francoforte (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e il Ftse 100 di Londra (-0,3%).
Resta l’attenzione sulla politica monetaria dopo che i verbali relativi alla riunione della Banca del Giappone hanno evidenziato che l’istituto ha valutato la potenziale necessità di un aumento dei tassi d’interesse, rimarcando il mantenimento di politiche a supporto del raggiungimento di un’inflazione stabile intorno al 2%. Inoltre, ha considerato la possibilità di ridurre gradualmente gli acquisti di titoli di Stato giapponesi.
Sempre a Tokyo, il Ministero delle Finanze sta valutando un piano per spostare la maggior parte delle proprie emissioni verso obbligazioni a breve scadenza.
In Cina, il governatore della banca centrale del Paese, Pan Gongsheng, ha affermato che l’istituto, insieme al ministero delle finanze, sta studiando come implementare lo scambio di titoli di stato.
Parallelamente una serie di funzionari della Fed ha sottolineato la necessità di ulteriori prove del raffreddamento dell’inflazione prima di abbassare i tassi.
Intanto sul fronte macro, a maggio nel Regno Unito i prezzi al consumo sono saliti dello 0,3% su base mensile, in linea con il dato del mese precedente e al di sotto delle attese (+0,4%). Su base annua, l’indice si attesta a +2,0%, in linea con il consensus e in rallentamento rispetto al +2,3% di aprile. Infine, l’indice CPI core si è attestato al +3,5%, anche in questo caso in linea con le previsioni e in rallentamento rispetto al +3,9% del mese precedente.
Attese nel pomeriggio dagli Usa le richieste mutui MBA della settimana al 14 giugno.
Sul forex, l’euro/dollaro flette 1,073 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 157,7. Tra le materie prime, petrolio in frazionale calo con il Brent (-0,32%) a 85,1 dollari al barile e il Wti (-0,3%) a 80,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 152 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,89%.
Tornando a Piazza Affari, avvio in denaro per Eni (+0,7%), Stellantis e Prysmian (+0,5%), Hera (+0,2%). In coda, Cucinelli e Campari (-1,1%), Amplifon (-0,9%) e Diasorin (-0,8%). Enel ha collocato un Sustainability-Linked Bond multi-tranche da 2 miliardi di dollari raccogliendo ordini per 5,6 miliardi e Golden Goose avrebbe rinviato il debutto in Borsa a causa della “troppa volatilità del mercato europeo”.