Wall Street chiude ancora lievemente positiva su tutti e quattro gli indici principali e quel tanto che è sufficiente per realizzare nuovi record storici sia per lo S&P500 che per il Nasdaq.
Il bilancio definitivo vede il listino tecnologico chiudere appena al di sopra della parità, Dow Jones e Russell 2000 entrambi dello 0,1% e S&P500 dello 0,3%.
Stornano tutti gli altri titoli tecnologici a alta capitalizzazione, oggetto di fisiologiche prese di beneficio dopo i notevoli guadagni delle scorse settimane. Nello specifico arretrano Tesla, Broadcom , Apple e Meta in una forchetta tra il punto e il punto e mezzo percentuale e AMD del 2,4%.
Indice VIX in ribasso di quasi il quattro per cento a quota 12,4 punti.
Sul mercato obbligazionario continua la fase di oscillazione dei rendimenti che ieri hanno lasciato sul terreno – sei punti base sulla scadenza decennale – quanto guadagnato nella seduta precedente chiudendo al 4,22%.
Tra le materie prime, il petrolio avanza di un altro punto percentuale superando ampiamente la soglia degli 80 dollari al barile. Rame poco mosso e ancora incapace di rimbalzare con decisione.
Metalli preziosi che continuano anch’essi a muoversi in una fascia di quotazioni molto ristretta con esito finale più o meno invariato mentre tenta di rimbalzare qualche titolo del settore minerario, fortemente penalizzati nelle due settimane precedenti.
Sul mercato valutario il dollaro mantiene la posizione nei confronti della moneta unica chiudendo ancora a 1,073, mentre guadagna mezza figura rispetto allo yen giapponese fino a 157,8.