Seduta debole per le principali borse asiatiche, ieri Wall Street è rimasta ferma per festività.
Shanghai e Shenzhen viaggiano rispettivamente flat e a -1,2%, Hong Kong a -0,4%. Poco mosso il Giappone con Nikkei a +0,1% e Topix a -0,1%.
Focus sulle banche centrali, con la Banca popolare cinese che ha fissato il tasso di riferimento giornaliero dello yuan al livello più basso da novembre.
Le obbligazioni cinesi sono state al centro dell’attenzione dopo che il governatore della PBOC Pan Gongsheng ha dichiarato che l’istituto avrebbe iniziato a negoziare titoli di stato sul mercato secondario.
I rendimenti dei titoli di Stato neozelandesi sono aumentati dopo che l’economia nazionale è uscita dalla recessione con una modesta espansione nel primo trimestre. Il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, battendo le stime degli economisti di una crescita dello 0,1%.
Sul forex, l’euro/dollaro cala 1,073 e il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 158,2. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 85,2 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 80,6 dollari, in vista della pubblicazione dei dati settimanali sulle scorte dagli Stati Uniti che potrebbero mostrare un altro aumento delle scorte di greggio a livello nazionale.