Mercati – Avvio in frazionale rialzo per l’Europa con Milano +0,3%

Avvio perlopiù in frazionale rialzo per le principali borse europee con l’attenzione che resta su banche centrali e agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 33.314 punti, cauto come il Dax di Francoforte (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%), l’’Ibex35 di Madrid (flat) e il Ftse 100 di Londra (flat).

Focus sulla politica monetaria in attesa dell’annucio odierno sul costo del denaro da parte della Banca d’Inghilterra dopo che l’inflazione del Regno Unito è scesa al livello target per la prima volta in quasi tre anni. Occhi anche sulle decisioni in Svizzera e Norvegia.

La banca centrale cinese, come nelle attese, ha confermato i tassi sui prestiti a 1 e 5 anni. Il presidente, Pan Gongsheng, ha ribadito di essere al lavoro per la negoziazione dei titoli di stato del Paese sul mercato secondario nonché segnalato che l’istituto valuterà la possibilità di avere un unico tasso a breve termine e di restringere il corridoio di oscillazione dei tassi d’interesse.

Dall’agenda macroeconomica, a maggio l’indice dei prezzi alla produzione in Germania ha registrato una variazione nulla su base mensile, sotto le attese (+0,1%) e rispetto al +0,2% del mese precedente. Su base annua è calato del 2,2% a/a, a fronte di un -2,0% atteso dagli analisti e del -3,3% del mese precedente.

Nel pomeriggio, focus negli USA sulle richieste settimanali di disoccupazione e sulla fiducia commerciale Fed Filadelfia di giugno; nell’Eurozona, sulla fiducia consumatori preliminare di giugno.

Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,073 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 158,1. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,2%) a 85,3 dollari al barile e il Wti (flat) a 80,6 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 156 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,97%.

Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Azimut, Iveco (entrambe +0,6%), e Telecom Italia (+0,5%) mentre si posizionano in coda Terna (-0,5%), Recordati (-0,4%), Cucinelli e Moncler (entrambe -0,3%).