Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo la chiusura contrastata di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen viaggiano rispettivamente a -0,1 e +0,2%, cauti come il Giappone con Nikkei a -0,1% e Topix a +0,1%. Più arretrata Hong Kong (-1,5%).
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -0,8%, lo S&P500 a -0,3% e il Dow Jones a +0,8%. Atteso oggi un potenziale aumento della volatilità a causa del triple witching che vede la contemporanea scadenza di future e opzioni su indici e singoli titoli.
In Giappone, l’inflazione ha accelerato dopo che il governo ha aumentato le tasse legate alle energie rinnovabili, un dato che sostiene la tesi secondo cui la banca centrale del Paese potrebbe aumentare i tassi di interesse nei prossimi mesi. Nella riunione di settimana scorsa, l’istituto ha lasciato invariato il costo del denaro e non ha fornito dettagli sulla riduzione degli acquisti di obbligazioni.
Nello stesso Paese, il massimo funzionario valutario, Masato Kanda, ha affermato che non vi sarà alcuna variazione nella sua posizione nell’adottare misure adeguate in caso di movimenti eccessivi sul mercato dei cambi.
La Tailandia annuncerà misure per sostenere il mercato azionario del paese la prossima settimana, inclusi interventi sia a breve che a lungo termine, ha affermato il primo ministro Srettha Thavisin.
Gli investitori monitorano, allo stesso tempo, i segnali di peggioramento delle tensioni commerciali globali mentre i paesi occidentali adottano misure per frenare le esportazioni cinesi di veicoli elettrici. Secondo rumours, il governo canadese è al lavoro su potenziali nuove tariffe su questi mezzi per allineare il Paese alle azioni intraprese da Stati Uniti ed Unione Europea.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,072 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 158,9. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 85,8 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 81,4 dollari.