La scorsa settimana il Ftse Italia Banche ha riportato un +3,8% rispetto al +1,7% del corrispondente europeo e al +2,0% del Ftse Mib.
Gli eurolistini hanno chiuso in ribasso la seduta di venerdì mentre Wall Street procedeva mista dopo le prime ore di contrattazioni. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato in area 151 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,92%.
Tra le Large Cap, Banca Popolare dell’Emilia Romagna ha terminato le contrattazioni a +5,3%, UniCredit a +4,7%, Intesa Sanpaolo a +3,7%, Banco Bpm a +3,1%, Banca Monte dei Paschi di Siena a +2,5% e Mediobanca a +0,7%.
Banco BPM ha avviato un programma di acquisto di azioni proprie a sostegno di tutti i piani di incentivazione di breve e lungo termine in essere per i dipendenti. Il programma avrà durata fino al prossimo 19 luglio.
L’agenzia di rating DBRS Morningstar ha rivisto da Stabile a Positivo il Trend dei rating Emittente a lungo e breve termine e dei rating del Debito Senior di BPER Banca.
UniCredit ha reso noto che il 20 giugno si è concluso il programma di acquisto di azioni proprie, comunicato il 9 maggio scorso e avviato in pari data, in attuazione dell’autorizzazione dell’assemblea degli azionisti del 12 aprile (Seconda Tranche del Programma di Buy-Back 2023).
A seguito delle comunicazioni ricevute dal Single Resolution Board (SRB) e da Banca d’Italia, a UniCredit su base consolidata si applicano i seguenti requisiti minimi di fondi propri e passività ammissibili (MREL):
-22,84 per cento dei Risk-Weighted Assets (RWA) – cui sommare il Combined Buffer
Requirement (CBR)1
-6,09 per cento della Leverage Ratio Exposure (LRE).
Tra le Mid Cap, Credito Emiliano ha chiuso a +3,9% e Banca Popolare di Sondrio a +2,1%.
Infine, tra le Small, Banca Profilo ha registrato un -1,0% e Banco di Desio e Brianza un -1,5%.