Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo la chiusura debole di venerdì scorso a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen viaggiano rispettivamente a -0,6 e -1,6%, Hong Kong cede lo 0,8%. Bene invece il Giappone con Nikkei a +0,6% e Topix a +0,7%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato flat, Nasdaq e S&P500 hanno ceduto lo 0,2%.
Settimana ricca di appuntamenti macro, tra cui i dati sull’inflazione di diversi Paesi, che potrebbero aiutare a orientare le scommesse sulle prospettive dei tassi di interesse globali.
Le mosse arrivano mentre i mercati si trovano in una congiuntura critica per posizionarsi nella seconda metà del 2024 con le prospettive per i tassi ufficiali delle banche centrali dalla Nuova Zelanda al Giappone e agli Stati Uniti poco chiare.
Venerdì sono attesi i parametri di inflazione preferiti dalla Federal Reserve che dovrebbero mostrare i progressi mensili più modesti dalla fine dello scorso anno, il che potrebbe aprire la strada ai funzionari per iniziare ad abbassare i tassi di interesse.
In Asia, il massimo funzionario valutario giapponese Masato Kanda ha detto che le autorità sono pronte a intervenire per sostenere lo yen 24 ore al giorno, se necessario.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,070 e il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 159,8. Tra le materie prime, petrolio sostanzialmente flat con il Brent (+0,01%) a 84,3 dollari al barile e il Wti (-0,02%) a 80,7 dollari.