Gli eurolistini chiudono in rialzo mentre Wall Street procede mista dopo le prime ore di contrattazione.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +1,6% a 33.835 punti, positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+1,3%), il Cac 40 di Parigi (+1,0%), il Dax di Francoforte (+0,9%), il FTSE 100 di Londra (+0,5%).
Oltreoceano il Dow Jones guadagna lo 0,9%, lo S&P500 lo 0,3% e il Nasdaq cede lo 0,2%.
Gli investitori restano concentrati sugli appuntamenti dei prossimi giorni che culmineranno venerdì con il deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente osservate dalla Federal Reserve.
Dati che potrebbero fornire nuove indicazioni sull’outlook di politica monetaria mentre le prospettive sui tassi delle banche centrali dalla Nuova Zelanda al Giappone e agli Stati Uniti restano poco chiare.
Sullo sfondo continuano a pesare le incertezze legate alle elezioni politiche in Francia con il primo turno in calendario il 30 giugno e il secondo il 7 luglio.
Dall’agenda macroeconomica odierna, a giugno l’indice manifatturiero elaborato dalla Federal Reserve di Dallas si è attestato a -15,1 punti, in miglioramento rispetto a maggio (-19,4 punti) poco sotto le attese (-15 punti).
Nello stesso mese, l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 88,6 punti, in calo contro le attese (89,6 punti) da 89,3 punti del mese precedente. L’IFO Current Assessment è stato pari a 88,3 punti, in linea al dato di maggio ma sotto la stima degli analisti (88,5 punti). Infine, l’indicatore relativo alle aspettative di business si è attestato a 89 punti, inferiore sia al dato precedente (90,3 punti rivisto da 90,4) sia al consensus (90,7 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,073, mentre il cambio dollaro/yen scende a 159,7. Tra le materie prime, il petrolio sale con il Brent (+0,9%) a 85,1 dollari e il Wti (+0,9%) a 81,6.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 149 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,92%.
Tornando a Piazza Affari, guida Bper Banca (+5,0%) seguita da Banca Monte Paschi Siena (+4,0%), Banca Popolare di Sondrio (+4,0%), Unicredit (+3,9%). Chiudono in coda Hera (-0,6%), Stmicroelectronics (-0,4%), Campari (-0,4%), Italgas (-0,1%).