Le borse europee migliorano a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano perlopiù sopra la parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 1,2% a 33.719 punti, bene come il Cac 40 di Parigi (+0,7%), l’Ibex35 di Madrid (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,4%).
L’attenzione degli operatori è rivolta ai dati, in uscita nei prossimi giorni, relativi, tra l’altro, ai prezzi al consumo in Australia e a Tokyo nonché sul deflatore PCE, un indicatore dell’inflazione attentamente monitorato dalla Federal Reserve.
Dati che potrebbero fornire nuove indicazioni sull’outlook di politica monetaria mentre le prospettive sui tassi delle banche centrali dalla Nuova Zelanda al Giappone e agli Stati Uniti restano poco chiare.
Sullo sfondo continuano a pesare le incertezze legate alle elezioni politiche in Francia con il primo turno in calendario il 30 giugno e il secondo il 7 luglio.
Dall’agenda macroeconomica odierna emerge che in Germania a giugno l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 88,6 punti, in calo contro le attese (89,6 punti) da 89,3 punti del mese precedente. L’IFO Current Assessment è stato pari a 88,3 punti, in linea al dato di maggio ma sotto la stima degli analisti (88,5 punti). Infine, l’indicatore relativo alle aspettative di business si è attestato a 89 punti, inferiore sia al dato precedente (90,3 punti rivisto da 90,4) sia al consensus (90,7 punti).
Occhi nel pomeriggio oltreoceano sull’attività manifatturiera Fed Dallas di giugno.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,072 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 159,6. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,4%) a 84,7 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 81 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette a 150 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,92%.
Tornando a Piazza Affari, guidano i bancari con Bper (+4,8%), MPS (+4%), Unicredit (+3%), che ha annunciato l’avvio della Terza Tranche del Programma di Buy-Back 2023, e Popolare Sondrio (+2,9%), in coda invece Hera (-1,6%) ed ERG (-0,3%).