Le borse europee migliorano ulteriormente nel pomeriggio con l’andamento perlopiù positivo di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib, nonostante lo stacco cedole di sette big che pesa per lo 0,26%, guadagna l’1,4% a 33.771 punti, bene come il Cac 40 di Parigi (+1,2%), l’Ibex35 di Madrid (+1,1%), il Dax di Francoforte (+0,8%) e il Ftse 100 di Londra (+0,8%). Oltreoceano, il Dow Jones sale dello 0,9%, lo S&P500 dello 0,3% mentre il Nasdaq cede lo 0,1%.
Gli investitori restano concentrati sugli appuntamenti dei prossimi giorni che culmineranno venerdì con il deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente osservate dalla Federal Reserve.
Dati che potrebbero fornire nuove indicazioni sull’outlook di politica monetaria mentre le prospettive sui tassi delle banche centrali dalla Nuova Zelanda al Giappone e agli Stati Uniti restano poco chiare.
Sullo sfondo continuano a pesare le incertezze legate alle elezioni politiche in Francia con il primo turno in calendario il 30 giugno e il secondo il 7 luglio.
Dall’agenda macroeconomica odierna, a giugno l’indice manifatturiero elaborato dalla Federal Reserve di Dallas si è attestato a -15,1 punti, in miglioramento rispetto a maggio (-19,4 punti) poco sotto le attese (-15 punti).
Nello stesso mese, l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 88,6 punti, in calo contro le attese (89,6 punti) da 89,3 punti del mese precedente. L’IFO Current Assessment è stato pari a 88,3 punti, in linea al dato di maggio ma sotto la stima degli analisti (88,5 punti). Infine, l’indicatore relativo alle aspettative di business si è attestato a 89 punti, inferiore sia al dato precedente (90,3 punti rivisto da 90,4) sia al consensus (90,7 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,074 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 159,5. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in moderato rialzo con il Brent (+0,5%) a 84,8 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 81,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 149 punti (-3bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,92%.
Tornando a Piazza Affari, prosegue la corsa dei titoli bancari trainati da Bper (+4,8%) dopo che Carlo Cimbri, presidente di Unipol, ha affermato che la banca stessa “ha un suo percorso di crescita” e che “non c’è nulla su Mps”. Quest’ultima guadagna il 3,9%, seguita da Unicredit (+3,6%).
In coda Hera (-1,4%) nel giorno dello stacco cedola (0,14 euro), Italgas (-0,6%) e Campari (-0,2%).