Wall Street trascorre l’ultima seduta della scorsa ottava mantenendosi sempre assai prossima ai massimi storici per i due listini principali, lo S&P500 e il Nasdaq.
Seconda seduta consecutiva di calo per Nvidia la quale cede un altro 3,5%, compensato dal nuovo record di Microsoft (+0,85%).
Il bilancio di venerdì scorso si conclude con tutti e quattro gli indici principali compresi in una forchetta di movimento molto ristretta tra il -0,2%, sia del Nasdaq che dello S&P500, l’impercettibile progresso del Dow Jones (+0,05%) ed il modesto rialzo del Russell 2000.
Indice VIX in ribasso del due per cento a 13,2 punti.
Sul mercato obbligazionario lieve risalita dei rendimenti sulla parte lunga della curva dei tassi di interesse. Il Tbond è avanzato di un solo punto base fino al 4,25%
Tra le materie prime, inversione di tendenza di gran parte di esse, rispetto al rimbalzo della seduta precedente. Il petrolio scivola di quasi un punto percentuale con una chiusura inferiore alla soglia degli 81 dollari al barile.
Brusca caduta soprattutto per i metalli preziosi con l’oro che perde oltre l’uno per cento e l’argento quasi il quattro tornando quest’ultimo a chiudere al di sotto della soglia psicologica e tecnica dei 30 dollari l’oncia.
Tra le materie prime agricole ancora in difficoltà il frumento che cede oltre il due per cento e non riesce a fermare la discesa da inizio mese, già superiore al due per cento.
Sul mercato valutario il dollaro continua a rafforzarsi nei confronti della moneta unica chiudendo a 1,0685, mentre guadagna oltre una figura rispetto allo yen giapponese salendo fino a quota 159,75.