Utility (+1,9%) – Hera (+4,3%) e Enel (+2,1%) guidano i rialzi del comparto

 

La scorsa settimana il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1,9% rispetto al +1,4% del corrispondente europeo e al +2,0% del Ftse Mib.

Gli eurolistini hanno chiuso in ribasso la seduta di venerdì mentre Wall Street procedeva mista dopo le prime ore di contrattazioni. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato in area 151 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,92%.

Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, a maggio 2024 il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 24,7 miliardi di kWh, in crescita dell’1,9% rispetto a maggio 2023.

Tra le Large Cap del comparto Hera (+4,3%) e Enel (+2,1%) sono state le migliori mentre ERG (-1,9%) si è posizionata in fondo al paniere di riferimento.

Enel Finance International (“EFI”), società finanziaria controllata da Enel, ha lanciato un “Sustainability-Linked Bond multi-tranche rivolto agli investitori istituzionali nei mercati USA e internazionali per un importo complessivo di 2 miliardi di dollari USA, equivalenti a circa 1,9 miliardi di euro.

il Cda di ERG ha autorizzato il rinnovo del programma di emissioni di prestiti obbligazionari, non convertibili e non subordinati, a medio lungo termine (“Euro Medium Term Notes Programme” o “EMTN Programme”), con un importo massimo complessivo di 3 miliardi, di cui 1,6 miliardi già emessi.

Tra le Mid Cap, Iren ha terminato le contrattazioni a +5,4%, Acea a +2,1%, Ascopiave a +0,9%, Alerion Clean Power a -0,2% e Industrie De Nora a -0,5%.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Eems (+23,3%) e Edison Rsp (+3,0%) mentre Seri Industrial (-1,9%) è risultata la peggiore.