I futures sull’azionario americano oscillano tra -0,2% e +0,1%, preannunciando un avvio perlopiù sottotono a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare all’agenda macro.
Chiusura ieri perlopiù positiva per i principali indici oltreoceano, con il Nasdaq in rialzo dell’1,3% spinto da Nvidia (+6,8%) che ha recuperato parte delle perdite delle tre sedute precedenti. Positivo anche lo S&P 500 (+0,4%), mentre il Dow Jones ha terminato in ribasso dello 0,8%.
Gli investitori restano intenti a monitorare le prossime mosse della Federal Riserve sui tassi d’interesse: nuove indicazioni sono attese dall’agenda macroeconomica, con lo sguardo rivolto soprattutto ai dati finali del 1Q24 sul Pil Usa, attesi domani, e dai dati di maggio sul deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Fed (venerdì).
Nel frattempo, dall’agenda odierna, il dato MBA sulle richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha registrato, nella settimana al 21 giugno, un incremento dello 0,8%, dopo il +0,9% della settimana precedente.
Focus, inoltre, sulle dichiarazioni dei funzionari della Fed: Michelle Bowman, membro del Board of Governors della banca centrale americana, ha affermato di vedere una serie di rischi al rialzo circa le prospettive sull’inflazione. Secondo la collega Lisa Cook sarà opportuno ridurre i tassi “ad un certo punto”, aggiungendo di aspettarsi che l’inflazione migliorerà gradualmente quest’anno.