Wall Street mostra ancora una volta la sua dipendenza dal listino tecnologico, il quale reagisce con decisione dopo tre giornate consecutive di discesa. É sempre Nvidia l'”ago della bilancia” con un progresso di oltre il sei per cento in grado sia di dimezzare le perdite precedenti ma soprattutto di condizionare positivamente l’esito del listino tecnologico.
Molto più distante e modesto risulta infatti risulta l’avanzamento dello S&P500 (+0,4%), mentre il Russell 2000 e Dow Jones cedono rispettivamente mezzo punto percentuale e lo 0,8%.
Indice VIX in ribasso di mezzo punto (-4%) a quota 12,85 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti sulla parte lunga della curva dei tassi di interesse continuano a mantenersi uniformi con movimenti insignificanti in entrambe le direzioni. Ieri Il Tbond ha recuperato il punto base, ceduto nella giornata precedente, risalendo fino al 4,25%
Materie prime tutte in discesa iniziando dal petrolio il quale, almeno ieri, ha interrotto la sua fase ascendente scivolando di mezzo punto percentuale al di sotto degli 81 dollari al barile.
In difficoltà anche i principali metalli preziosi con l’oro che cede quasi un punto percentuale e l’argento oltre il doppio trascinando al ribasso tutto il comparto dei titoli metalliferi.
Di nuovo in calo anche le materie prime agricole con frumento, mais e soia che cedono tutte oltre l’uno per cento.
Sul mercato valutario il dollaro torna a rafforzarsi verso tutte le monete, sia forti che deboli. Nel dettaglio, il biglietto verde sale nei confronti della moneta unica fino a 1,071 e rispetto allo yen giapponese a quota 159,75.