CIRCLE ha recentemente lanciato il Piano Industriale 2024–2027 «Connect 4 Agile Growth», che coniuga lo sviluppo di prodotti IT all’avanguardia e Servizi Federativi per l’evoluzione della catena logistica con una particolare attenzione al capitale umano, perseguendo obiettivi di sostenibilità, mitigando i rischi e capitalizzando le opportunità emergenti.
Il Piano, sfruttando la posizione di mercato unica e distintiva del Gruppo, enfatizza la “cooperazione intelligente” e “collaborazione armoniosa” tra operatori logistici e industrie da un lato, e i sistemi e nodi infrastrutturali dall’altro, nell’area dell’Europa e del Mediterraneo.
La tecnologia innovativa è essenziale in questo contesto in quanto facilita la “connettività globale”, ampliando la portata del mercato e dei potenziali clienti, supportando la strategia di internazionalizzazione del Gruppo e contribuendo a una crescita digitale inclusiva.
Con una comprensione completa del settore, le soluzioni federative IT beneficiano degli effetti positivi derivati dalla presenza internazionale in progetti finanziati dall’UE, potenziando R&D e innovazione, e dall’analisi anticipata delle regolamentazioni e declinazione conseguente in strumenti digitali.
“La nostra strategia di crescita per il prossimo quadriennio – commenta Luca Abatello, Presidente & CEO di CIRCLE – intende sfruttare l’attuale contesto di forte volatilità socio-economica e politica, che sta rendendo sempre più proattivo il mondo dell’industria e della logistica, le numerose evoluzioni normative – uno fra tutti il Regolamento 2020/1056 eFTI che introduce il concetto di totale smaterializzazione della documentazione di accompagnamento alla merce e relativi controlli – e l’onda lunga dei finanziamenti Next Generation EU/PNRR”.
Forte di ciò, CIRCLE basa la sua roadmap al 2027 su cinque pilastri.
Innanzitutto, “stiamo lavorando per rendere la catena logistica sempre più federativa”, spiega l’Ad. “Stiamo rilasciando sul mercato non solo soluzioni verticali per i vari attori della supply chain, ma sempre più sistemi interoperabili, federativi e intelligenti che digitalizzano e scambiano in maniera automatica le informazioni trasversalmente lungo la catena del valore, dai fornitori ai partner ai clienti, superando quindi il concetto di data entry manuale”.
Il secondo pillar prevede di “continuare ad anticipare l’evoluzione normativa e di mettere a disposizione dei nostri clienti e partner le relative informazioni, in anticipo rispetto alle scadenze cogenti, per trasformarle in opportunità”. Si tratta di “un elemento estremamente importante perché di fatto ci dà un vantaggio competitivo – in molti casi nell’ordine dei 6-9 mesi se non addirittura di 12 mesi – come first comer su tutta una varietà di servizi”.
Terzo caposaldo della strategia di CIRCLE consiste nel promuovere la green and energy transition. Da un lato, prosegue Abatello, “offriamo strumenti di digitalizzazione che permettono di ridurre e monitorare in ottica ESG i consumi energetici e la carbon footprint, dall’altro, grazie all’esperienza della nostra business unit European Affairs Consultancy, accompagniamo le aziende nello sviluppo di una roadmap di sostenibilità”.
Di conseguenza, il piano industriale al 2027 punta ad accelerare e incrementare la digitalizzazione dei processi, semplificando le procedure, per giungere alla totale dematerializzazione dei documenti di accompagnamento alla merce. “L’obiettivo è permettere a tutti i nostri partner e clienti entro la fine del 2026 di non avere più lungo la catena logistica neanche un pezzo di carta”.
Infine, “quinto e ultimo elemento della nostra strategia è quello di sfruttare le tecnologie innovative. Vogliamo continuare a creare soluzioni concrete e puntuali basate sull’intelligenza artificiale (AI) e il machine learning (ML) per risolvere problemi specifici lungo la catena logistica”. Un chiaro esempio “è la suite Milos® con le sue componenti integrate Milos® TOS, pensata per semplificare le procedure di gestione dei varchi, piazzali e carico/scarico treni, e Milos® MTO, rivolta agli operatori di trasporto multimodale, che digitalizza i processi e le procedure commerciali, operative e amministrative e migliora in maniera significativa le performance”.
Per raggiungere questi obiettivi CIRCLE Group ha introdotto alcuni driver distintivi che avranno un impatto significativo sull’ultima riga del bilancio.
“Vogliamo crescere molto a livello geografico, continuando ad espandere la nostra presenza diretta e indiretta nell’area del Centro e Nord Europa, del Mediterraneo (Marocco, Tunisia, Egitto e Grecia) e del Middle East, anche con il ricorso all’M&A e ad alleanze strategiche”, afferma il CEO Luca Abatello.
Inoltre, “puntiamo a una forte crescita dei nostri prodotti proprietari, distintivi e innovativi, in modalità cloud-based e multi-tenant. Quindi, un’architettura intelligente ad alto valore aggiunto, scalabile e attrattiva anche in termini di costi di gestione”.
Oltre a ciò, “poniamo molta attenzione alla misurabilità – con un’analisi dei KPI a monte e il relativo monitoraggio a valle – e all’efficacia delle nostre soluzioni IT per assicurare un ROI di tutta soddisfazione che giustifichi l’investimento effettuato dal cliente”.
“Il capitale umano è per noi un elemento essenziale per sviluppare la nostra strategia. Alla base del successo vi sono, infatti, politiche di Talent Attraction & Retention e la creazione di una struttura di interazione continua tra manager e dipendenti secondo un approccio Management by Objectives. Il tutto si riflette in team di lavoro coesi e internazionali come lo è la stessa realtà di CIRCLE”.
Ultimo driver, ma non meno importante, per raggiungere gli obiettivi del Piano “sta nella capacità di sfruttare tutte le opportunità che vengano a crearsi a livello sia di fondi comunitari diretti, partecipando a progetti co-finanziati dall’UE (es. Horizon Europe e Connecting Europe Facility), sia di fondi Next Generation EU, e quindi PNRR, che vedranno il loro culmine tra la seconda metà di quest’anno e il primo semestre del 2026”.
Sulla base di ciò il gruppo CIRCLE si attende una forte crescita a doppia cifra sia a livello di top line che di marginalità.
Infatti, il valore della produzione, comprensivo delle sinergie con partner e alleanze, è previsto crescere a un tasso medio annuo del 23% dai 13,2 milioni registrati nel 2023. Cresce ancora il peso delle vendite dei prodotti proprietari, per i quali il management stima un CAGR 2023-27 del 34% e vede una forte presenza dei servizi federativi (CAGR 2023-27 del 58%).
Numeri che, grazie all’ottimizzazione della struttura dei costi, portano il Gruppo a prevedere di raggiungere a fine Piano un EBITDA di circa 8 milioni, dai 3,2 milioni del 2023, con il relativo margine in miglioramento dal 24% dello scorso esercizio a oltre il 26% al 2027.
Tutto ciò, continua l’Ad, “è supportato da un piano di investimenti in ricerca e innovazione che si conferma importante e che nel solo 2023 ha rappresentato il 17% del fatturato”.
Dal lato patrimoniale, CIRCLE si attende una generazione di cassa in progressivo miglioramento rispetto ai 4,5 milioni di PFN adjusted al 31 dicembre 2023 con cui finanziare la crescita.
“Ulteriori risorse, sono state aggiunte dall’aumento di capitale, deliberato dall’Assemblea del 27 giugno 2024, sottoscritto da fondi di investimento francesi gestiti da Eiffel Investment Group per un controvalore di 3,6 milioni e i cui proventi saranno indirizzati ad accelerare lo sviluppo secondo il percorso “Systematic M&A”.
Un “approccio, adottato sin dalla nostra fondazione nel 2012, che ci ha permesso di crescere arricchendo la catena del valore delle nostre business unit: Innovative & Smart Supply Chain, Global Supply Chain Visibility, European Affairs Consultancy”.
Ultima in ordine cronologico, l’alleanza in ambito international consultancy tra la controllata Magellan Circle Italia ed EETRA volta a rafforzare l’innovazione e la sostenibilità nei settori della mobilità e dei trasporti, con particolare attenzione ai porti e alla logistica.
Per il futuro, l’approccio “Systematic M&A”, “ci permetterà quindi di accelerare il percorso di crescita intrapreso con il chiaro obiettivo di superare i 50 milioni di fatturato tra il 2028-2029”, evidenzia con soddisfazione il CEO, che aggiunge “una size che unitamente ad altri requisiti – non da ultimo il flottante, a circa il 47% post aumento di capitale – ci renderà possibile il passaggio dall’Euronext Growth Milan al segmento STAR del mercato maggiore di Borsa Italiana”.
“Stiamo vivendo un momento in cui rendere intelligenti i nodi logistici o portuali può diventare anche un elemento di competitività per il nostro Paese, da un lato rendendo la logistica centrale nel mondo dell’industria e, dall’altro, accompagnando le aziende italiane che devono esportare e quelle internazionali che devono raggiungere l’Europa centrale nello scegliere quali porti di accesso quelli del Mediterraneo, passando quindi dall’Italia”.
Certamente, conclude Luca Abatello, “apprezziamo il fatto che gli investitori stanno percependo sempre di più la nostra ‘ambiziosa concretezza’ che ci ha reso una realtà in grado di dimostrare una forte corrispondenza tra gli obiettivi prefissati e i risultati ottenuti, tramite un approccio che ha consentito agli operatori di seguire in modo chiaro e puntuale l’evoluzione del nostro business”.
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