EdiliziAcrobatica chiude il 2023 con ricavi in crescita del 18,1% a 158,8 milioni, ma la redditività subisce i colpi della fine del Superbonus 110%, oggi azzerato. L’Ebitda crolla del 30% a 24 milioni ma ancora più forte è l’impatto sull’Ebit: meno 50% a 14 milioni con margini più che dimezzati dal 21 al 9 per cento. E tutto ciò per i maggiori costi operativi sostenuti per la finalizzazione dei cantieri legati al citato bonus, mentre i debiti volano da 5 a 57 milioni. Anna Marras, Amministratore Delegato, resta comunque positiva sul futuro e commenta: “Ora proseguiamo il nostro percorso di crescita che ci sta portando, passo dopo passo, a diventare un gruppo sempre più forte e stabile in ogni paese in cui è presente, proprio com’è avvenuto negli ultimi anni sul mercato italiano, che è stato lo scenario dell’avvio dei nostri nuovi progetti e business.”
Modello di Business
EdiliziAcrobatica è leader in Italia nel settore delle ristrutturazioni di esterni. Fondata a Genova nel 1994, conta circa 2.500 collaboratori e circa 150 aree operative in Italia, Francia, Spagna, Principato di Monaco ed Emirati Arabi, Arabia Saudita, Kuwait. La società è specializzata in lavori di edilizia a doppia fune di sicurezza, tecnica che consente di effettuare interventi senza l’utilizzo di ponteggi o piattaforme aeree, offrendo così al cliente servizi di qualità̀ e abbattimento dei costi del ponteggio. Quotata sul mercato Euronext Growth Milan da novembre 2018 e sul mercato Euronext Growth Paris da febbraio 2019,
EdiliziAcrobatica ha integrato i principi della sostenibilità̀ all’interno del suo Business Model, garantendo un servizio naturalmente sostenibile e un approccio responsabile che mira al benessere e alla soddisfazione dei suoi stakeholder. Nel 2022 ha ottenuto un Rating ESG che la colloca tra le società̀ a più̀ basso rischio all’interno del cluster di riferimento.
Ultimi Avvenimenti
Nel primo trimestre 2024 il gruppo ha registrato ricavi pari 33,3 milioni, in lieve contrazione rispetto al primo trimestre 2023 quando si attestarono a 34,6 milioni.
Nello specifico, in Italia, i ricavi del periodo sono aumentati dell’1,4% a 28,6 milioni. Il dato è da considerarsi positivo e in netta controtendenza rispetto al settore dell’edilizia, che ha gravemente risentito della cessazione degli incentivi di Stato.
Relativamente alle società estere, Acrobatica France ha segnato un +9,1% rispetto al primo trimestre del 2023 passando da 1,1 milioni a 1,2 milioni e Acrobatica Iberica ha migliorato la propria performance del 50% passando da un fatturato di 300 mila euro ad uno di 450 mila euro. Positivo anche il risultato di Acrobatica Monaco che ha realizzato ricavi pari a 190 mila euro a fronte dei 30 mila euro dell’analogo periodo del 2023. Infine, Enigma nel Middle East ha registrato ricavi pari a 2,7 milioni verso i 2,2 milioni del primo trimestre 2023. Per quanto concerne la società Acrobatica Energy, che sta convertendo il proprio business da quello legato agli incentivi statali a quello del fotovoltaico, nel primo trimestre i ricavi sono stati pari a 150 mila euro verso i 5 milioni del primo trimestre 2023, derivanti dal business degli incentivi statali.
A febbraio, EdiliziAcrobatica ha sottoscritto accordi vincolanti per la costituzione di una joint venture societaria e commerciale con il gruppo Italsoft, leader italiano di tecnologia abilitante per l’innovazione digitale ed energetica del settore delle costruzioni e di quello immobiliare dedicato alla sostenibilità ambientale e la decarbonizzazione tramite la riqualificazione energetica, la gestione delle comunità energetiche e la trasformazione degli edifici in smart building. Contestualmente è stata costituita la società “Acrobatica Smart Living”, detenuta al 51% da Acrobatica e al 49% d Italsoft.
La NewCo rappresenta la messa a fattor comune dei riconosciuti vantaggi competitivi del gruppo Acrobatica con la tecnologia innovativa e la visione human tech for living di Italsoft.
Conto Economico
I ricavi dell’esercizio 2023 si attestano a 158,8 milioni, in crescita del 18,1% su base annua. I ricavi della Società italiana sono stati registrati al valore desumibile di mercato (i.e. fair value), ovvero al netto degli oneri di cessione del bonus fiscale che è stato desunto dai contratti di cessione stipulati dalle società italiane Acrobatica e Acrobatica Energy nel corso del 2023.
La crescita dei ricavi è imputabile alla sottoscrizione di 26.550 nuovi contratti (+48% rispetto al 2022). Acrobatica ha registrato ricavi per 113,6 milioni e Acrobatica Energy per 32 milioni. La società francese ha contribuito con ricavi pari a circa 3,9 milioni e la società spagnola con ricavi pari a 1 milione. Enigma ha realizzato ricavi per 7,9 milioni e la società monegasca per 159 mila euro.
L’Ebitda riporta un calo del 30,2% a 24 milioni, scontando l’aumento dei costi operativi di Acrobatica Energy passati da 6,7 milioni nel 2022 a 25,6 milioni nel 2023, costi sostenuti per la finalizzazione dei cantieri legati al Bonus 110. L’Ebitda della Capogruppo è pari a 20,1 milioni di cui 480 mila relativi ad operazioni infragruppo; la società Acrobatica Energy ha realizzato un Ebitda pari a circa 6,4 milioni mentre la società francese ha subito una perdita operativa di 1,9 milioni. Anche per la società spagnola e per la società monegasca l’Ebitda è stato negativo rispettivamente per 743 mila euro e 199 mila euro. Da ultimo, Enigma Capital Investments ha realizzato un Ebitda positivo per 723 mila euro.
L’Ebit, oltre al calo della marginalità operativa lorda, risente dell’aumento degli ammortamenti e accantonamenti (9,7 milioni verso 5,9 milioni nel 2022) e si colloca a 14,4 milioni rispetto ai 28,4 milioni dell’esercizio a confronto.
Migliora il risultato della gestione finanziaria, con gli oneri finanziari netti che scendono a 3,5 milioni da 6,0 milioni.
L’utile netto di competenza del gruppo segna una contrazione del 56,9% a 6,3 milioni.
Stato Patrimoniale
Il patrimonio netto scende da 33,8 milioni di fine dicembre 2022 a 29,7 milioni, variazione dovuta in negativo alla distribuzione di dividendi 2022 per 11 milioni e, in positivo, all’utile d’esercizio.
L’indebitamento finanziario netto aumenta in modo rilevante a 57 milioni verso i 5 milioni di fine dicembre 2022. Una dinamica legata al forte incremento del capitale circolante netto dovuto, principalmente, al ritorno ad un normale processo operativo, slegato dalle agevolazioni fiscali, terminate nel febbraio 2023, che negli ultimi anni avevano permesso un accorciamento dei tempi medi di incasso dei crediti. Inoltre, oltre al pagamento dei dividendi, sono stati sostenuti investimenti, tra cui l’acquisto di Enigma Capital Investments LLC per 5,1 milioni. Da ultimo, l’incremento della posizione debitoria di Acrobatica Energy ha influito sulla posizione finanziaria netta di gruppo.
I debiti includono anche finanziamenti in leasing pari per 20,8 milioni (16,9 milioni al 31 dicembre 2022) e l’opzione per l’acquisto del 49% di Enigma Capital Investment LLC per 5,9 milioni.
Ratio
L’assetto finanziario patrimoniale è equilibrato anche se il forte incremento dei debiti ha comportato un peggioramento degli indicatori di sostenibilità del debito e di capitalizzazione, che passano rispettivamente da 0,15x e 0,15x al 31 dicembre 2022 a 2,38x e 1,92x.
Il ROE, pari al 21,2%, si mantiene su buoni livelli anche se, per via della diminuzione dell’utile d’esercizio risulta dimezzato rispetto al 2022.
Outlook
Nel 2024 il management intende proseguire il processo di internazionalizzazione finora intrapreso e, sul fronte domestico, continuare nel percorso di radicamento capillare sul territorio, unitamente allo sviluppo di nuovi business, quali il fotovoltaico e la riqualificazione energetica.
Le stime degli analisti
Intesa Sanpaolo, nello studio del 28 aprile, rivede le proprie stime, abbassando per il 2024 del 7% e del 15% le previsioni di crescita dei ricavi e dell’Ebitda formulate in precedenza. Il business tradizionale è previsto in crescita ma Acrobatica Energy, ancora in fase di start-up, non conseguirà i risultati raggiunti in passato grazie alle facilitazioni Superbonus 110%.
Per il 2024 gli esperti si aspettano quindi che i ricavi ammontino a 165,3 milioni, verso i 178 milioni stimati in precedenza, e che l’Ebitda si collochi a 24,9 milioni (29,3 milioni stimati in precedenza).
Anche per il 2025 ricavi ed Ebitda vengono leggermente ridimensionati: i primi a 182,4 milioni, verso i 194 milioni delle precedenti stime, e l’Ebitda a 30 milioni verso 35,1 milioni.
Il 2026 vedrà un ulteriore aumento dei ricavi, attesi a 204,2 milioni, e un miglioramento della redditività, con un Ebitda a 36,5 milioni e relativa marginalità al 17,9% verso il 15,1% nel 2023.
L’indebitamento finanziario netto dovrebbe ridursi gradualmente fino a 22,2 milioni a fine periodo previsionale, anche grazie ad un contenimento dei fabbisogni di circolante e dopo investimenti ipotizzati per circa 2 milioni ogni anno.
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