Prevista partenza in moderato rialzo per le principali borse europee in attesa di indicazioni sull’inflazione statunitense.
Chiusura ieri poco sopra la parità a Wall Street con il Nasdaq a +0,3%, lo S&P500 e il Dow Jones a +0,1%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +0,6%, Shanghai viaggia a +0,8% e Hong Kong a +0,2%.
Archiviato il primo confronto politico del 2024 tra Joe Biden e Donald Trump in vista delle elezioni di novembre e che ha alimentato i dubbi sull’idoneità dell’attuale presidente per un nuovo mandato, lo sguardo si focalizza oggi sul deflatore PCE, misura inflattiva attentamente monitorata dalla Federal Reserve. L’indicatore è stimato in rallentamento a un tasso annualizzato del 2,6% dal precedente 2,8%. Nonostante sia il valore più basso da marzo 2021, rimane al di sopra dell’obiettivo di inflazione fissato al 2%.
Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, continua ad aspettarsi una riduzione dei tassi quest’anno, alla luce dei segnali che l’inflazione ha ripreso a diminuire. I mercati scontano, al momento, un allentamento di circa 45 punti base nel 2024, che equivarrebbe pertanto complessivamente a meno di due tagli.
In Asia, il Giappone ha nominato un nuovo diplomatico di alto livello per i cambi, Atsushi Mimura, in sostituzione di Masato Kanda, alimentando l’aspettativa di una imminente mossa sul mercato a sostegno dello yen, sceso ai minimi degli ultimi 38 anni rispetto al dollaro.
Dall’agenda macroeconomica, focus stamane, su disoccupazione in Germania e, in Italia, sui prezzi al consumo armonizzati preliminari, entrambi giugno; nel pomeriggio, oltreoceano su Reddito e spesa personali di maggio, PMI attività manifatturiera Chicago di giugno, Sentiment Università del Michigan finale di giugno.
Il PIL finale del Regno Unito nel primo trimestre 2024 ha evidenziato una crescita dello 0,7% su base trimestrale, leggermente superiore al +0,6% del preliminare e delle attese. A livello tendenziale il dato ha mostrato un aumento dello 0,3%, anch’esso lievemente al di sopra rispetto al +0,2% del preliminare e del consensus.
A giugno l’indice dei prezzi al consumo nella regione di Tokyo ha riportato una crescita del 2,3% anno su anno, in lieve accelerazione rispetto al +2,2% di maggio e in linea con le attese. Al netto dei prezzi relativi a cibi freschi e alle componenti più volatili, l’indicatore ha registrato un +2,1%, al di sopra del +1,9% di maggio e del +2,0% delle attese.