Seduta in modesto rialzo per le principali borse asiatiche, orfane di Hong Kong ferma per festività e dopo la chiusura debole di venerdì a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,6 e lo 0,4%, caute come il Giappone con Nikkei flat e il Topix +0,3%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -0,7%, lo S&P500 a -0,4% e il Dow Jones a -0,1%.
In Cina, un report ha evidenziato come l’attività industriale si sia contratta a giugno per il secondo mese consecutivo mentre la fiducia tra i grandi produttori giapponesi è aumentata, come emerso dai dati Tankan, lasciando spazio a un aumento dei tassi di interesse alla fine di questo mese da parte della banca centrale nipponica.
Parallelamente resta l’attenzione sugli Usa dove una serie di dati ha indicato come l’economia si stia raffreddando senza danni duraturi. La fiducia dei consumatori statunitensi è scesa meno di quanto inizialmente stimato e il deflatore PCE, misura inflattiva monitorata dalla Fed, ha segnato il minor progresso in sei mesi. Nuove indicazioni dovrebbero arrivare mercoledì dalla pubblicazione dei verbali della banca centrale americana e venerdì dal job report.
Sul fronte europeo, rimane sotto i riflettori la Francia dove Marine Le Pen ha vinto ma con risultati sotto le attese al primo turno delle elezioni legislative. Il suo Rassemblement national ha registrato il 33,1% delle preferenze diventando la principale forza politica del Paese, superando la sinistra di Nuovo Fronte Popolare (27,99%) e il macroniano Ensemble (20,76%). Il 7 luglio si terrà il secondo turno.
Sul forex, l’euro/dollaro balza a 1,077 e il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 160,9. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,7%) a 85,6 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 82,1 dollari.