Mercati asiatici – Seduta perlopiù in rialzo guidata dal Giappone

Seduta prevalentemente in rialzo per le principali borse asiatiche dopo la chiusura positiva ieri a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen viaggiano rispettivamente a +0,2% e -0,4%, fa meglio Hong Kong (+0,6%) e il Giappone con Nikkei a +1% e Topix a +1,2%.

Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,8%, lo S&P500 a +0,3% e il Dow Jones a +0,1%.

La prospettiva di un rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca del Giappone alla fine di questo mese è aumentata dopo che un indice ha mostrato che la fiducia tra i grandi produttori della nazione è aumentata rispetto a tre mesi prima. Vanguard vede lo yen a rischio di scendere verso 170 per dollaro se i potenziali cambiamenti della politica della BOJ questo mese non riusciranno ad aumentare i rendimenti obbligazionari del paese.

In Europa, la presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde ha segnalato che non ci sono prove sufficienti che le minacce di inflazione siano passate, alimentando le aspettative che i funzionari si prenderanno una pausa dal taglio dei tassi di interesse questo mese.

Rimane sotto i riflettori la Francia dove Marine Le Pen ha vinto ma con risultati sotto le attese al primo turno delle elezioni legislative. Il 7 luglio si terrà il secondo turno.

Negli Usa i trader valutavano la possibilità di un’altra presidenza di Donald Trump sulla scia del suo dibattito con Joe Biden la scorsa settimana. Nel frattempo, Biden ha invitato gli elettori a “esprimere un giudizio” su Trump, dopo che una sentenza della Corte Suprema ha aperto la strada al presunto candidato repubblicano alla presidenza per sfuggire potenzialmente al processo per il suo ruolo nella rivolta del Campidoglio degli Stati Uniti del 6 gennaio.

Sul fronte macro, l’attenzione degli investitori è rivolta soprattutto al mercato del lavoro americano: in attesa del Job Report di giugno, in agenda venerdì, occhi puntati mercoledì sulla stima ADP sull’occupazione e sui dati settimanali sulle richieste di disoccupazione.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,073 e il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 161,8. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 86,9 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 83,5 dollari.