Le borse europee ampliano le perdite a metà seduta, mentre i futures di Wall Street viaggiano in territorio negativo.
A Milano, il Ftse Mib cede l’1% a 33.395 punti, in calo come Ibex35 di Madrid (-1,5%), Dax di Francoforte (-1,1%), Cac 40 di Parigi (-0,7%) e Ftse 100 di Londra (-0,3%).
Lo sguardo rimane puntato sulla serie di appuntamenti chiave di questi giorni che culmineranno venerdì con il report sul lavoro statunitense mentre gli operatori valutano la possibilità di un’altra presidenza Trump sulla scia del dibattito con Joe Biden della scorsa settimana.
Nel frattempo, l’attuale inquilino della Casa Bianca ha invitato gli elettori a “esprimere un giudizio” sul tycoon affermando che si ha un “precedente pericoloso” e che “nessuno è al di sopra della legge, neanche il presidente degli Stati Uniti”, dopo che la Corte Suprema americana ha concesso una parziale immunità presidenziale a Trump nel processo per l’assalto a Capitol Hill, ma solo per gli atti ufficiali, ossia le azioni prese nei suoi poteri costituzionali. Non è invece coperto dall’immunità “per le azioni prese nelle sue funzioni private”.
Sul fronte della politica monetaria, in attesa dei verbali della Fed in uscita domani sera, la presidente della BCE, Christine Lagarde, ha segnalato che non ci sono prove sufficienti che le minacce dell’inflazione siano passate, alimentando le aspettative che i funzionari non taglieranno i tassi di interesse questo mese.
In Asia, sale la prospettiva di un rialzo del costo del denaro da parte della Banca del Giappone per fine mese in scia a un indice che ha mostrato come la fiducia tra i grandi produttori del Paese sia aumentata rispetto a tre mesi fa.
In Cina, il pessimismo sull’economia interna ha innescato un’impennata della domanda di debito pubblico. La banca centrale ha affermato che prenderà in prestito titoli di Stato dai primari operatori, segno che potrebbe valutare la vendita di titoli per raffreddare il rally.
Dall’agenda macroeconomica, a giugno i prezzi al consumo nell’Eurozona hanno registrato un aumento dello 0,2% su base mensile (dato preliminare), in linea alle attese e a maggio. Su base annua i prezzi al consumo hanno riportato, come atteso, un +2,5%, in leggero rallentamento dal +2,6% del mese precedente. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, mostra a giugno (dato preliminare) un incremento su base tendenziale del 2,9%, leggermente superiore alla previsione degli analisti (+2,8%) ma stabile rispetto a maggio.
Sempre nell’area euro, a maggio il tasso di disoccupazione si è attestato al 6,4%, stabile rispetto al dato di aprile, in linea con le attese.
In Italia, invece, a maggio il tasso di disoccupazione si è attestato al 6,8%, di poco inferiore alle le attese che indicavano un incremento del 6,9%. Il dato di aprile si era attestato al 6,8% (rivisto da 6,9%).
Sul forex, l’euro/dollaro cala a 1,071 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 161,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,7%) a 87,2 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 84 dollari, in scia alle crescenti tensioni in Medio Oriente e alle preoccupazioni per la stagione degli uragani sull’Atlantico.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale leggermente a 153 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,13%.
Tornando a Piazza Affari, guida Saipem (+1,8%), seguita da Tenaris (+1,3%), Eni (+0,5%) e Telecom Italia (+0,2%) che ha perfezionato la cessione di NetCo a KKR. In coda, Stellantis (-3,4%), Iveco (-3,1%), Bper (-2,2%) e Pirelli (-2%).