Le borse europee accelerano a metà seduta mentre i futures di Wall Street oscillano poco sopra la parità alla vigilia del Giorno dell’Indipendenza.
A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,2% a 33.895 punti, tonico come il Cac 40 di Parigi (+1,3%), il Dax di Francoforte (+1%), l’Ibex35 di Madrid (+1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,6%).
Resta l’attenzione sugli appuntamenti di questa settimana in attesa, oggi, tra gli altri, delle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, dei dati ADP sull’occupazione nonché delle minute della Fed. Lo sguardo è inoltre già rivolto al job report Usa che verrà diffuso venerdì.
Nel frattempo, continua a prevalere la fiducia su un allentamento monetario da parte della banca centrale statunitense dopo che il presidente Powell ha riconosciuto che l’istituto ha fatto “un bel po’ di progressi” nel ridurre l’inflazione, sottolineando tuttavia che i funzionari hanno bisogno di maggiori prove prima di abbassare i tassi di interesse.
In Europa, ancora sotto i riflettori le questioni politiche alla vigilia delle elezioni nel Regno Unito e in vista della tornata finale delle legislative francesi di domenica prossima.
Dalla fitta agenda macroeconomica odierna, a maggio i prezzi alla produzione dell’Eurozona sono calati su base mensile dello 0,2%, al di sotto del consensus (-0,1%) e dopo il -1% di aprile. Su base annua, l’indice è sceso del 4,2%, a fronte del -5,7% del mese precedente e del -4,1% del consensus.
Nella stessa area, a giugno il PMI Servizi finale si è attestato a 52,8 punti, al di sopra del preliminare e le attese (entrambi a 52,6 punti). L’indice composito ha riportato 50,9 punti, rispetto ai 50,8 punti del preliminare e del consensus.
Nello stesso mese, in Italia, il Pmi Servizi si è fissato a 53,7 punti, in peggioramento rispetto ai 54,2 punti di maggio e alle attese (53,8 punti). Il Pmi Composito è stato pari a 51,3 punti, in calo rispetto ai 52,3 punti del mese precedente e al consensus (51,5 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,076 e il cambio tra biglietto verde e lo yen si mantiene a 161,9. Tra le materie prime, il petrolio riduce il rialzo con il Brent (+0,1%) a 86,3 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 82,9 dollari, in prossimità dei massimi degli ultimi due mesi in scia ai segnali di un significativo calo delle scorte di greggio statunitensi.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 140 punti (-3bp), con il rendimento del decennale italiano al 4,03%.
Tornando a Piazza Affari, prosegue la corsa in vetta di MPS (+5,9%) e Bper (+5,2%) tra le crescenti aspettative di una possibile fusione della prima con la seconda dopo che Unipol è salita al 24,62% del capitale di quest’ultima con una ulteriore quota del 4,77%. Segue Diasorin (+3%). Scivolano in coda, Saipem (-0,6%), Eni (-0,4%) e Recordati (-0,2%).