Previsto avvio in rialzo per le principali borse europee con l’attenzione che resta sui dati macroeconomici, le banche centrali e la situazione politica negli Usa.
Chiusura ieri positiva a Wall Street con il Nasdaq che ha terminato a +0,8%, lo S&P500 a +0,6%, entrambi su nuovi massimi storici, e il Dow Jones a +0,4%. Oggi i listini Usa chiuderanno prima, alla vigilia del Giorno dell’Indipendenza.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +1,3%, Hong Kong viaggia a +1,1% mentre Shanghai cede lo 0,5%.
Il sentiment beneficia dell’ottimismo su un allentamento monetario da parte della Federal Reserve dopo che il presidente Powell ha riconosciuto che la banca centrale ha fatto “un bel po’ di progressi” nel ridurre l’inflazione, sottolineando tuttavia che i funzionari hanno bisogno di maggiori prove prima di abbassare i tassi di interesse.
I dati di ieri hanno intanto evidenziato che le opportunità di lavoro negli Stati Uniti sono aumentate inaspettatamente, interrompendo una tendenza che sottolineava un rallentamento del mercato del lavoro visto come elemento chiave per l’allentamento da parte della Fed.
Nuove indicazioni potrebbero arrivare oggi dalle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti e dai dati ADP sull’occupazione nonché dalle minute della banca centrale americana. Lo sguardo è inoltre già rivolto al job report Usa che verrà diffuso venerdì.
Gli economisti si aspettano che il rapporto mostri che i datori di lavoro hanno aggiunto circa 190.000 dipendenti a giugno e che il tasso di disoccupazione probabilmente si manterrà al 4%.
In Cina, l’attività dei servizi è cresciuta al ritmo più lento in otto mesi a giugno, un rallentamento che potrebbe aumentare le preoccupazioni sulle prospettive dell’economia.
Sempre sul fronte macro, in giornata sono attesi tra gli altri anche i dati PMI servizi e composito di giugno di Italia, Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito e dagli Stati Uniti il PMI servizi e composito di giugno, le Richieste mutui MBA, le Richieste settimanali di disoccupazione, gli Ordini di fabbrica e gli Ordini di beni durevoli entrambi di maggio.