Wall Street prosegue imperterrita la fase di rialzo utilizzando in alternanza i principali titoli tecnologici per proseguire la sua marcia trionfale.
Oltre alla società di Elon Musk, ieri sono avanzate anche Apple (+1,7%), AMD (+4,2%), Amazon (+1,4%), quest’ultima di nuovo oltre i 200 dollari come Tesla.
Il Nasdaq (+0,8%) supera quota 18.000 punti per la prima volta nella sua storia in chiusura, mentre lo S&P500 (+0,6%) scavalca quota 5.500 punti mettendo a segno anch’esso un nuovo massimo storico. In verde anche il Dow Jones (+0,4%) e il Russell 2000 (+0,2%).
Indice VIX in ribasso di un altro due per cento a quota 12 punti.
Sul mercato obbligazionario si ferma l’ascesa dei rendimenti sulla parte lunga della curva dei tassi di interesse con il Tbond che cede cinque punti base chiudendo al 4,43%.
Materie prime ancora in fase di recupero. Prosegue la fase positiva del petrolio che guadagna pochi decimi di punto percentuale chiudendo al di sopra degli 83,5 dollari al barile.
Giornata incolore per i due principali metalli preziosi con l’oro che termina invariato, mentre l’argento avanza di circa mezzo punto percentuale annullando tuttavia un rimbalzo del due per cento respinto ancora dalla soglia psicologica dei 30 dollari l’oncia.
Sul mercato valutario il biglietto verde termina sui livelli della seduta precedente sia nei confronti della moneta unica a 1,073 che rispetto allo yen giapponese che sfiora comunque anche quota 162.